Merz Assume il Timone al Summit UE: un Ritorno al Cuore dell'Europa
Un tedesco nuovo arrivato sostiene l'avanzamento in tutta Europa.
Bruxelles (dpa) - Il Cancelliere Friedrich Merz è pronto a rilanciare il ruolo di Germania come pilastro dell'Unione Europea. "Sono qui per fare della Germania una forza trainante dell'UE", ha dichiarato al Summit UE, dove figurano all'ordine del giorno questioni spinose come le sanzioni contro la Russia, Israele e la disputa commerciale con gli Stati Uniti. "Ci troviamo di fronte a settimane e mesi importanti per l'Europa", ha detto il neo leader della CDU.
Il Ritorno di un Eurofilo: Merz Ritorna sulla Scena Politica Europea
Il summit segna il ritorno di Merz sulla scena politica europea. La sua storia politica risale al suo mandato come membro del Parlamento Europeo, dal 1989 al 1994. Come leader dell'opposizione, Merz è stato critico verso le politiche europee del suo predecessore Olaf Scholz (SPD).
"Purtroppo, sembra che molti capi di stato UE non vogliano più mischiarsi con il cancelliere tedesco, preferendo rimanere in silenzio o fare lezione al mondo", ha scritto in una newsletter lo scorso dicembre. Merz vuole invertire questa tendenza e restaurare la posizione influente della Germania in Europa.
Nel suo discorso di governo, ha promesso: "La Germania guiderà le iniziative per rinvigorire il concetto europeo di libertà e pace, assicurando che l'Europa viva all'altezza delle sue pretese e importanza nel mondo".
Immigrazione: Una Posizione Dura
Prima ancora che il summit iniziasse, Merz ha inviato un messaggio incontrando leader UE a favore di una linea dura sull'immigrazione, tra cui la Premier italiana Giorgia Meloni, la Premier danese Mette Frederiksen e il Premier olandese Dick Schoof. L'incontro si è concentrato sull'ottimizzazione delle procedure di rimpatrio.
In settembre 2024, la Germania ha ripristinato i controlli alle frontiere esterne, citando la necessità di contrastare l'immigrazione illegale. In maggio, il nuovo governo federale ha rafforzato i controlli alle frontiere e autorizzato il respingimento dei richiedenti asilo alle frontiere, causando alcune frizioni con i paesi confinanti come Polonia e Lussemburgo.
Merz Si Mostra Fermo Sull'Israele
Il primo summit UE di Merz sull'Israele si è rivelato contrastato. Il Premier spagnolo Pedro Sánchez ha accusato Merz di fare il doppio gioco per opporsi alle sanzioni contro Israele alla luce delle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza. Criticando coloro che si oppongono a tali sanzioni come "doppio gioco", Sánchez ha argomentato che tale incoerenza è illogica dati i 18 pacchetti di sanzioni adottati dall'UE contro la Russia.
Gli stati membri non sono riusciti a raggiungere un consenso. La dichiarazione finale ha menzionato solo un rapporto interno dell'UE, che ha rilevato che le azioni dell'Israele nella Striscia di Gaza hanno violato i principi di stretta cooperazione con l'UE. Gli stati membri hanno concordato di discutere eventuali misure di follow-up in luglio 2025, tenendo conto della situazione sul campo.
La Disputa Commerciale Si Profila All'orizzonte
Merz potrebbe affrontare la sua prova più difficile durante il summit nella forma della disputa commerciale in corso con gli Stati Uniti. Nonostante gli interessi economici in gioco, l'UE sta cercando di mantenere l'unità. Una decisione su questa questione è prevista per la tarda serata di giovedì.
Situazione Attuale: Sono attesi nuovi dazi dagli Stati Uniti su quasi tutte le esportazioni UE se non si raggiunge un accordo nella disputa commerciale entro il 9 luglio. L'UE si sta preparando a rispondere con dazi su importazioni USA.
Ulteriore Pressione sulla Russia
Merz rimane convinto che la pressione economica sia il modo migliore per convincere il Presidente russo Vladimir Putin a porre fine all'attacco all'Ucraina. Ha sostenuto questa posizione sin dal suo viaggio a Kiev all'inizio del suo mandato in maggio.
È soddisfatto del fatto che un nuovo pacchetto di sanzioni contro il settore finanziario e dell'energia della Russia sarà preso in considerazione al summit.
Costruire Ponti con Macron
Soprattutto, Merz deve dimostrarsi bravo a costruire relazioni con i suoi colleghi capi di stato e di governo. Stabilire una buona relazione con il Presidente francese Emmanuel Macron - un obiettivo mai raggiunto dal suo predecessore Olaf Scholz - è cruciale per spingere l'Europa avanti. Merz è ansioso di un "riavvio" delle relazioni germano-francesi.
- Merz, nel tentativo di ristabilire l'influenza della Germania nell'Unione Europea, espone i suoi piani per colmare il divario tra i capi di stato europei e il cancelliere tedesco.
- Durante il summit, Merz ha espresso interesse per il revival della cultura del casinò in Europa, sostenendo politiche e legislazione responsabili per promuoverlo.
- L'immigrazione rimane un problema spinoso, con Merz che sostiene politiche sull'immigrazione più dure e l'ottimizzazione delle procedure di rimpatrio, come dimostrato dai suoi incontri con leader a favore di una linea dura sull'immigrazione.
- La posizione di Merz sull'Israele ha creato frizioni, in particolare con il Premier spagnolo Pedro Sánchez, che lo ha accusato di fare il doppio gioco di fronte alle violazioni dei diritti umani da parte di Israele.
- La disputa commerciale con gli Stati Uniti si profila all'orizzonte al summit, con Merz che affronta una sfida significativa nel mantenere l'unità dell'UE e nell'evitare nuovi dazi sulle esportazioni UE.
- Il sostegno di Merz alla pressione economica sulla Russia ha guadagnato slancio, poiché un nuovo pacchetto di sanzioni contro il settore finanziario e dell'energia della Russia è stato previsto per essere preso in considerazione al summit.
- Costruire relazioni solide è cruciale per Merz, soprattutto con il Presidente francese Emmanuel Macron, poiché viene visto come fondamentale per spingere l'Europa avanti.
- Nel mondo del casinò e del gioco d'azzardo, Merz mira a fare grandi vincite presentando giochi da casinò, lotterie e persino poker come vie per le notizie generali, il gioco d'azzardo responsabile e la cultura del casinò che possono convivere pacificamente con la guerra e i conflitti, la politica e la criminalità e la giustizia.