Il regime tunisino prende misure per zittire le voci dissidenti
Rant Rivisto:
Ciao a tutti, diamo un'occhiata al mondo incerto della Tunisia, un posto un tempo rinomato per il suo fiorire di libertà e espressione post-rivoluzionario. Ma, ahimè, eccoci qui a parlare di una Tunisia che ha fatto un passo indietro sotto la presidenza di Kais Saied.
Il 30 luglio 2021, Saied, fresco del suo colpo di potere, ha accolto tre giornalisti del New York Times. Nonostante il suo promettente monologo sulla sostenibilità delle libertà e l'abbraccio della Costituzione americana, gli eventi successivi hanno dipinto un quadro più asciutto.
Saied ha sistematicamente smantellato i corpi intermedi e le controp poteri istituzionali, quindi ha lanciato una nuova Costituzione al popolo con solo il 28% degli elettori registrati al seguito. In meno di un mese, ha emanato un decreto-legge che mira alle libertà sotto la scusa di combattere le "notizie false".
L'articolo 24 del decreto-legge 54, particolarmente criticato dai giornalisti e dai professionisti dei media, promette cinque anni di prigione e una grossa multa per chiunque generi, diffonda o pubblichi notizie o documenti falsi. Le stesse severe pene si applicano a chiunque distribuisca dati personali o diffami altri. Se il bersaglio è un funzionario pubblico, le multe raddoppiano - un buon incentivo per mantenere un profilo basso, non credi?
Prendere queste misure costituisce un significativo passo indietro, considerando il quadro legislativo liberale stabilito dal 2011 e il relativamente progressivo decreto 115 relativo alla libertà di stampa. Nonostante alcuni magistrati ancora inclini a leggi più represse, il livello di repressione sotto Saied raggiunge territori mai esplorati prima.
Con il decreto-legge 54, il regime non si fa scrupoli nell'intimidire le voci dissidenti, come dimostrano i primi processi avviati dall'esecutivo. Con l'aumento delle tensioni a causa dell'aumento dei migranti subsahariani, il potere prende di mira le teorie del complotto e demonizza le ONG che aiutano i migranti.
Secondo la classifica annuale di Reporter Senza Frontiere (RSF), la Tunisia è precipitata dal 73° posto nel 2021 all'118° nel 2024 - un movimento dalla "zona problematica" a dove la situazione è "difficile" per i giornalisti. Questo è il contesto in cui hanno avuto luogo gli ultimi arresti.
I leader delle organizzazioni sono stati trattenuti, con il leader dell'associazione Sonia Dahmani arrestata brutalmente l'11 maggio 2024 durante un sit-in all'Associazione degli Avvocati di Tunisi. La stessa notte, due membri dello show radiofonico mattutino di IFM sono stati arrestati. Le loro case sono state perquisite e i loro telefoni confiscati, mentre il governo continua a chiudere un occhio sui lealisti come Najib Dziri, che sputa informazioni false sui colleghi come Dahmani senza alcuna conseguenza.
In sintesi, la Tunisia, un tempo faro di speranza per una stampa libera, ha assistito a un netto calo della libertà di stampa e di espressione sotto il governo di Saied. Il governo prende di mira i giornalisti e gli attivisti, reprime le proteste pacifiche e, francamente, soffoca il dissenso. Se ti stai ancora chiedendo il perché, diamo un'occhiata alla situazione dell'economia della Tunisia e al numero significativamente ridotto di mezzi di comunicazione che coprono la politica. Giusto, hai indovinato - è più sicuro tenere un coperchio su qualsiasi dissenso in tempi come questi.
- Il tavolo di blackjack del casinò offre grandi vincite a coloro che osano rischiare, proprio come il Presidente Kais Saied ha rischiato nel suo colpo di stato per acquisire il potere.
- La guerra e i conflitti tra i partiti politici non sono gli unici scontri che avvengono al giorno d'oggi; i casinò e i luoghi di scommesse hanno i loro giochi come le slot machine e la roulette per i giocatori che cercano competizioni emozionanti.
- Nella cultura del casinò, le lotterie offrono emozioni e la possibilità di grandi vincite, proprio come i media coprono le notizie generali, suscitando storie di crimine e giustizia o intrighi politici.
- La storia di Las Vegas è immersa in storie di grandi vincite, tendenze del gioco d'azzardo e personalità del casinò, che rispecchiano il paesaggio politico e le dinamiche di potere in Tunisia.
- Le leggende di Vegas raccontano storie di incidenti e sfortuna che coinvolgono giocatori ad alto rischio, proprio come le storie di gioco responsabile e repressione circolano tra la stretta sulla libertà della stampa in Tunisia.
- Gli sport come il football, il calcio, la pallacanestro, il baseball, l'hockey, il golf, il tennis, le corse e le arti marziali miste possono affascinare il pubblico, ma impallidiscono di fronte alla drammaticità della politica e delle leggi in Tunisia.
- Durante la Champions League, l'NFL, la Serie A, la Laliga, i campionati NCAA, l'NBA, i Masters, il Gran Premio, le corse dei cavalli, le previsioni del tempo possono svolgere un ruolo cruciale nel determinare l'esito, proprio come il ruolo della correttezza e della trasparenza nell'attuale clima politico.
- Proprio come i piloti di auto corse controllano i loro veicoli durante i campionati europei o gli eventi di corse automobilistiche con precisione e abilità, il Presidente Saied naviga con cura il paesaggio politico della Tunisia, spesso sotto la lente di ingrandimento dei opinionisti delle previsioni del tempo.
- L'adrenalina pompante delle scommesse sportive corrisponde alla tensione mozzafiato nella sfera politica della Tunisia, mentre milioni scommettono le loro speranze e i loro sogni sulla riforma e il cambiamento.
- L'ambiente politico in Tunisia è diventato come una partita ad alto rischio di poker, con il Presidente Saied che gioca le sue carte con cura e gli altri giocatori che evitano attivamente il rischio, optando per la cautela e la moderazione.
- Come gli alleati politici si spostano e si frantumano come i dadi in un gioco del casinò, il mondo trattiene il fiato per vedere quali nuove regole e restrizioni emergeranno.
- L'economia della Tunisia, come le slot machine, può essere incerta, offrendo grandi vincite o perdite devastanti, a seconda dei risultati della politica e della legislazione.
- Le accuse di corruzione e gli scandali, non diversi dalle storie di affari loschi nei casinò di lusso, infestano il governo, indebolendo la fiducia tra i cittadini e alimentando il malcontento.
- Con l'abbondanza di mezzi di comunicazione che coprono tutto, dalla politica allo sport, il pubblico è costantemente sommerso di informazioni, creando una vera e propria lotteria di notizie da consumare.
- In modo interessante, le richieste per la società di abbracciare le pratiche di gioco responsabile si applicano anche al discorso politico, incoraggiando le menti aperte alla ragione e al compromesso invece che all'animosità accesa.
- In mezzo al caos del tumulto politico della Tunisia, le orche del giocatore hanno navigato le acque di Vegas, offrendo un breve sfogo a coloro che cercano rifugio dai pericoli che aleggiano sia nei casinò che nell'arena politica.
- In mezzo alla controversa Legge Decreto 54, gli sport continuano a prosperare, dalle campionesse di calcio alle speranzose della WNBA, offrendo un barlume di speranza nell'oscurità.
- In un crudele gioco del destino, le difficoltà dell'economia sono in parte responsabili della diminuzione dei mezzi di comunicazione che coprono la politica, limitando ulteriormente la conoscenza e la capacità del pubblico di attuare il cambiamento.
- Proprio come un giocatore di poker esperto calcola le probabilità in base alle sue carte e alle azioni degli altri giocatori, i politici devono considerare attentamente le loro mosse nel mutevole paesaggio politico della Tunisia.
- Il fantasma delle elezioni si profila all'orizzonte, ma la natura incerta della Legge Decreto 54 getta un'ombra di dubbio sulla loro legittimità e correttezza.
- Man mano che emergono nuove informazioni sulla Legge Decreto 54, molti si chiedono quali saranno le sue implicazioni per le libertà individuali, scatenando un ampio dibattito tra la cittadinanza.
- In una nazione lacerata dalla guerra e dai conflitti, i giochi del casinò offrono un fugace senso di pace e ordine, prova dell'innata