Adozione forzata senza il consenso: una donna groenlandese cerca giustizia

Il Passato Rubato del Groenland* Esprimete la Vostra Opinione

Kalanguak Absalonsen, nata e cresciuta in Groenlandia, è una vittima di un passato mentale coloniale che ha portato al suo adozione illegittima da parte di una famiglia danese negli anni '70.

Ora sotto il territorio autonomo occupato della Danimarca, Absalonsen sta sfidando lo stato per rimediare alla separazione dalla sua cultura e radici Inuit.

Storia

Nata da una giovane vedova Inuit nel 1971, Absalonsen è stata portata via senza il consenso informato della madre - un atto casuale derivante dalla strategia di assimilazione culturale della Danimarca per la sua ex colonia artica.

A 53 anni, vuole che la Danimarca copra i suoi storici errori con un ingente pacchetto di risarcimento per il furto della sua infanzia.

"Mia madre non si rendeva conto di firmare la rinuncia ai suoi diritti di vedermi," ha spiegato Absalonsen. "Dopo che sono arrivata in Danimarca, non le è stato permesso di avere alcun contatto con me."

Rimpianti e Ricordi

Con cinque fratelli, sua madre stava lottando per mantenere la sua famiglia in Groenlandia negli anni '70. Il suo datore di lavoro, un danese, le disse di considerare di mettere alcuni dei suoi figli in adozione. Il fratello del datore di lavoro, che viveva temporaneamente in Groenlandia, adottò Absalonsen. Il suo nome fu poi cambiato in Karen, più simile al suono danese.

"Quando le fu detto 'Puoi darli a una famiglia danese', mia madre non disse 'no', ma non disse nemmeno 'sì'," ha ricordato Absalonsen. "Dopo che sono stata portata via, le è stato negato l'accesso alla sua stessa figlia."

Mentalità Coloniale

Absalonsen è cresciuta in Danimarca continentale, ignara della sua eredità groenlandese, cresciuta come danese.

"Sono stata cresciuta con la mentalità dei colonizzati..." ha detto, "con l'idea che avrei dovuto essere incredibilmente grata perché se non mi avessero presa, avrei finito per lottare come gli altri Inuit."

Despite adopting a Danish identity and integrating into Danish society, Absalonsen strives for a clean slate. Her discovery of her past and the true narratives of the adoption practices deeply impacted her mindset.

"To finalize and legitimize an adoption, the government has to verify that this is what the family wants," her lawyer, Mads Pramming, asserted. "That was not done systematically."

In cerca di Verità e Giustizia

Absalonsen è una di quattro Groenlandesi che cercano risarcimento dalla Danimarca dopo aver indagato il loro background e aver appreso di più sul sistema che ha facilitato l'adozione di centinaia di bambini Inuit in quel periodo.

"Siamo stati rubati dal Groenlandia," ha proclamato Absalonsen.

Con il supporto di Pramming, sta indagando il sistema che ha permesso adozioni confuse sotto false pretese. Ha raccolto articoli di giornale controversi che rivelano gli atteggiamenti e le pratiche del periodo, che rafforzano la loro impressione di furto culturale ed exploitation.

Despite pushback from family and friends questioning her need for justice, Absalonsen stands firm in her mission to shed light on the devastating impact of these cultural assimilation policies.

"Maybe some people still believe I was helped, that it was a good thing I came to Denmark," she lamented. "Now I want a clean slate."

Scavando Più Profondo

Per i Groenlandesi come Absalonsen, i capitoli storici e il genocidio culturale hanno appena iniziato ad essere raccontati. Spetta a noi scoprire le storie nascoste sotto la superficie e ricordare alla Danimarca - e al mondo - le persone e la cultura che sono state silenziate per troppo tempo.

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[1] Greenland Beat, (2021). The Greenland Adoption Story 101. [Online]. Available: greenlandbeat.com/article/greenland-adoption-story-101

[2] Poulsen, L. (2020). The Danish Adoption: The Case of Greenlandic Children. [Online]. Available: academia.edu/75796047/The_Danish_Adoption_The_case_of_Greenlandic_children

[3] Bregnballe, L. (2016). In search of home: Displaced Inuit in Greenland and Denmark, 1960-1980. Arctic Anthropology, 53(1), 4-21. Available: jstor.org/stable/43377257

Kalanguak Absalonsen, come vittima della narrazione storica danese di assimilazione culturale, ha espresso il desiderio di affrontare lo stato per aver reciso il suo legame con la sua cultura e le sue radici inuit.
Absalonsen, ora 53enne, chiede un risarcimento alla Danimarca per il furto della sua infanzia e l'adozione illegittima che l'ha privata della sua eredità groenlandese.
Negli anni '70, Absalonsen era all'oscuro della sua eredità groenlandese, cresciuta come danese, ignara delle sue radici inuit a causa della mentalità coloniale imposta durante la sua crescita.
Con la crescente consapevolezza dello spostamento e dell'assimilazione dei bambini inuit, Absalonsen è una di quattro groenlandesi che cercano giustizia, scavando più a fondo nel sistema che ha facilitato gli adozioni opache di quel periodo.
Il legale di Absalonsen, Mads Pramming, ha trovato articoli di giornale controversi che rivelano gli atteggiamenti e le pratiche dell'epoca, che rafforzano l'impressione di furto culturale ed exploitation.
Despite the pushback from family and friends, Absalonsen remains determined to shed light on the devastating impact of these cultural assimilation policies, which have only begun to be told for Greenlanders like her.
As more information comes to light, it's crucial to uncover the stories hidden beneath the surface of Greenland's history, reminding Denmark—and the world—of the people and culture that have been silenced for too long.
In the ongoing pursuit of truth and justice, events related to Greenland's migration, war-and-conflicts, politics, general news, crime-and-justice, casino-and-gambling, accidents, or even casino-personalities may provide insight into the broader context of the cultural assimilation experienced by individuals like Kalanguak Absalonsen.