Wintour parla di incontri con Trump, del potenziale 'Devil Wears Prada 2' e della ventura di Hollywood di Vogue con gli occhiali da sole
Nel mondo della moda e dell'editoria, c'è aria di cambiamento. Anna Wintour, l'iconica chief content officer di Conde Nast, ha trascorso l'estate a sostenere tariffe più basse per la moda alla Casa Bianca, mentre supervisionava tutte le riviste tranne il New Yorker.
Nel frattempo, Wintour ha nominato Chloe Malle come successore nel ruolo di editorial director di Vogue negli Stati Uniti. Malle, che ha assunto il ruolo di editorial director di Vogue, si trova attualmente in Europa e nel Medio Oriente, avendo ripreso le licenze a Dubai per i titoli di Conde Nast.
L'appuntamento di Malle è stato accolto con aspettativa, poiché è responsabile della gestione quotidiana dell'edizione statunitense di Vogue mentre Wintour rimane editorial director a livello globale. Malle ha anche suggerito un possibile cambiamento nella frequenza delle edizioni stampate di Vogue, ipotizzando la possibilità di stampare meno del mensile.
Ma le coppie non si fermano qui. Vogue World, la quarta edizione dell'evento, si terrà presso lo studio cinematografico Paramount Pictures di Los Angeles. L'evento vedrà i più grandi designer di costume di Hollywood affiancati a case di moda, come Colleen Atwood con Alexander McQueen, Milena Canonero con Louis Vuitton e Ruth Carter con Balmain, tra gli altri.
Il successo di Vogue World è previsto per beneficenza a favore delle vittime degli incendi boschivi di Los Angeles dello scorso gennaio attraverso il Entertainment Community Fund, con tutti i proventi dei biglietti destinati a tale scopo.
La moda continua ad essere un'influenza significativa in diverse comunità, come dimostrato dal suo impatto sul cinema e Hollywood. Questo è ulteriormente evidenziato dall'attuale produzione di "The Devil Wears Prada 2", un tributo al cast originale.
Nel frattempo, Mark Guiducci, nuovo direttore di Vanity Fair, si sta concentrando sulla ricerca di voci nuove per la rivista. Guiducci, ex dipendente di Vogue, è stato nominato nuovo direttore di Vanity Fair, causando qualche controversia. Tuttavia, la visione di Guiducci per Vanity Fair sarà visibile durante la stagione dei premi, da novembre a dicembre.
Nel contesto attuale, il titolo "editorial director" rappresenta i ruoli degli editori, il cui lavoro ora include la costruzione della comunità attraverso il contenuto su diverse piattaforme, tra cui i social media, il video, il cinema, gli eventi, la filantropia e la stampa.
Anna Wintour e Mark Guiducci, nonostante i loro ruoli diversi, condividono un rapporto di lavoro stretto. Wintour lavora instancabilmente per mantenere a galla il business delle riviste, mentre Guiducci sta facendo onde con il suo approccio fresco a Vanity Fair.
I titoli di Conde Nast ora si concentrano sul contenuto da diverse direzioni, tra cui digitale, video e cinema, riflettendo il cambiamento del panorama dell'industria dei media. Man mano che questi cambiamenti si sviluppano, una cosa è chiara: la moda e l'editoria continuano ad essere campi vivaci ed evolvent
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