Violenza sessuale utilizzata come tattica di guerra in Palestina e Kashmir, secondo la dichiarazione del Pakistan alle Nazioni Unite.
In un potente discorso presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, durante il dibattito annuale aperto sulla violenza sessuale legata ai conflitti, l'Ambasciatore del Pakistan, Muhammad Ali Nadim Ahmad, ha chiamato a un'azione immediata per affrontare l'uso sistematico della violenza sessuale come arma di guerra nei territori occupati.
Ahmad ha evidenziato la situazione di migliaia di persone in Palestina, che attualmente affrontano violenza, spostamenti forzati e fame per mano del potere occupante. Ha inoltre attirato l'attenzione sulla situazione nel Kashmir amministrato dall'India, dove la violenza sessuale viene sistematicamente utilizzata dalle forze di sicurezza per punire e intimidire coloro che chiedono l'autodeterminazione.
L'ambasciatore ha sottolineato che l'impunità incoraggia solo l'abuso e ha chiamato alla responsabilità per i perpetratori di tali atti ignobili. Ha invitato le Nazioni Unite a prioritàre le situazioni di occupazione, la responsabilità dei perpetratori e l'azione per affrontare le radici dei conflitti irrisolti.
Il discorso di Ahmad è arrivato nel 25° anniversario della Risoluzione 1325, che riconosce l'impatto dei conflitti armati sulle donne e l'importanza della loro partecipazione nei processi di pace. Ha sottolineato la necessità di una maggiore partecipazione delle donne nella costruzione della pace, evidenziando i contributi del Pakistan alle operazioni di peacekeeping dell'ONU, compresi i peacekeeper donne che servono in zone di conflitto pericolose.
La Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite per la violenza sessuale in conflitto, Pramila Patten, ha riferito di violenza sessuale sistematica contro i civili nei territori palestinesi occupati e nel Kashmir amministrato dall'India. Recenti rapporti dell'ONU mostrano un aumento della militarizzazione, dello spostamento e della violenza sessuale diffusa contro i civili. Il rapporto del Segretario Generale documenta incidenti di stupro, violenza sessuale, nudità forzata prolungata e perquisizioni corporali ripetute in modo umiliante.
Il Pakistan ha inoltre evidenziato la gravità della situazione nei Territori Palestinesi Occupati, sottolineando che la violenza sessuale è uno dei crimini più gravi contro la dignità umana. Ahmad ha chiamato a un approccio centrato sulle vittime nell'affrontare la violenza sessuale legata ai conflitti, soprattutto in contesti di occupazione straniera. Ha promosso un approccio completo, compresa la necessità di una maggiore partecipazione delle donne negli sforzi di costruzione della pace.
Il discorso di Ahmad serve come promemoria dell'urgenza di un'azione per porre fine alla violenza sessuale legata ai conflitti e promuovere la pace e la giustizia per tutti.
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