Viaggi aerei interrotti a causa di tensioni regionali: oltre 1.400 voli colpiti, compagnie aeree modificano rotte, annullano viaggi.
La tensione nel Medio Oriente lascia il traffico aereo in disordine
La polveriera del Medio Oriente sta iniziando a esplodere, causando un enorme mal di testa per i viaggiatori aerei in tutto il mondo. Le tensioni in corso tra Israele e l'Iran hanno scatenato una serie di azioni militari, con conseguenti disordini diffusi nel traffico aereo.
Secondo Eurocontrol - l'organismo europeo per la gestione del traffico aereo - fino a 1.400 voli che collegano l'Europa, l'Asia e il Golfo sono attualmente in bilico, con il potenziale per un impatto diretto a causa della chiusura o del deviazione dello spazio aereo a seguito dei conflitti. Se il conflitto peggiorasse o scatenasse improvvisi shutdown regionali dello spazio aereo, il caos potrebbe rapidamente sfuggire di mano.
Per cominciare, l'aeroporto internazionale di Kuwait è stato duramente colpito, con ritardi e cancellazioni di voli in sospeso dalla scorsa venerdì. I dati dell'Autorità per l'aviazione civile suggeriscono che 26 voli programmati sono stati cancellati nelle ultime due giorni, mentre quattro sono stati posticipati e altri sono stati risistemati come parte dei protocolli di emergenza dell'aviazione.
L'economista industriale Issam Al-Tawari ha previsto per Al-Rai che simili eventi stringono i bulloni sul settore dell'aviazione. Ha sottolineato che l'aumento dei prezzi del carburante fino al 40%, l'aumento dei costi operativi complessivi e l'obbligo per le compagnie aeree di navigare intorno alle zone di conflitto potrebbe collettivamente scatenare un aumento dei prezzi dei biglietti, in particolare sulle rotte internazionali.
Per contenere il contraccolpo, le compagnie aeree del Golfo hanno interrotto i voli verso diversi destinazioni ad alto rischio, tra cui Iraq, Iran, Giordania e Libano. Aggiungendo offesa a ingiuria, numerosi paesi hanno chiuso il loro spazio aereo in risposta agli attacchi israeliani sui siti militari e nucleari iraniani.
La principale compagnia aerea europea, Lufthansa, ha preso immediate misure fermando i voli per Tehran e Tel Aviv fino alla fine di luglio. Hanno anche cancellato le rotte per Amman, Beirut e Erbil fino al 20 giugno. Per evitare sorvoli di aree interessate, Lufthansa ha coinvolto le sue sussidiarie come Swissair, Austrian Airlines, Eurowings, Brussels Airlines, ITA Airways e Lufthansa Cargo per fare lo stesso.
I viaggiatori ansiosi ora si rivolgono frequentemente al sito Safe Airspace, che monitora i rischi dell'aviazione. Purtroppo, conferma che diverse autorità internazionali per l'aviazione hanno emesso urgenti avvertimenti, consigliando la massima cautela durante i voli in o vicino alle zone di conflitto.
Potenze regionali come l'aeroporto internazionale Zayed ad Abu Dhabi e Dubai Airports invitano i passeggeri a tenere d'occhio i voli, poiché le cancellazioni o i deviamenti dell'ultimo minuto rimangono una possibilità molto reale a causa della situazione in rapido evoluzione.
In sintesi, le tensioni in aumento nel Medio Oriente hanno portato a disordini catastrofici nel traffico aereo in tutta la regione, con migliaia di voli affondati e milioni di passeggeri lasciati a terra. La situazione è fluida, quindi è meglio evitare la regione e tenere d'occhio il cielo. E se proprio devi volare, controlla lo stato del tuo volo; potrebbe essere un viaggio turbolento!