Un'entità sconosciuta:
Nell'era digitale, la sicurezza dei nostri account sui social media non è mai stata così cruciale. Un gruppo, noto come Persian Stalker, sta causando preoccupazione a livello mondiale per i suoi presunti legami con le attività cibernetiche sponsorizzate dallo stato iraniano.
Persian Stalker, attivo dal 2017, è sospettato di avere membri con collegamenti all'intelligence iraniana o a entità affiliate al governo. I loro obiettivi principali sono stati gli account Instagram e Telegram, un'app di comunicazione significativa con circa 40 milioni di utenti.
Il gruppo utilizza una tecnica chiamata "hijacking BGP", un metodo per manipolare i tavoli di routing per reindirizzare maliziosamente il traffico internet. In questo modo, corrompono i tavoli di routing e catturano le credenziali di accesso, spesso creando pagine false di accesso per i nomi di dominio digitati male.
Despite the Iranian government's disapproval of Telegram, the service remains accessible in Iran. Telegram has been a significant tool for organising protests in the country, and its shutdown has been requested by the government on several occasions. However, as of now, it has not been blocked.
Persian Stalker's activities pose a threat not only to Iranian users but potentially to users worldwide. The stolen information is used for scopi maliziosi, senza alcuna prova di un'agenda politica.
Le tecniche utilizzate da Persian Stalker ci ricordano l'importanza di pratiche di accesso sicure e i rischi associati all'hijacking BGP. Man mano che continuiamo a fare affidamento sui social media per la comunicazione e la connessione, è essenziale restare vigili e proteggere le nostre identità digitali.
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