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Un invertebrato marino gigante di 30 piedi di lunghezza, visto dai turisti nelle acque poco profonde dell'Antartide.

Rara apparizione di creatura degli abissi: un esemplare di 30 piedi è stato recentemente avvistato vicino all'Antartide, che rappresenta solo la 130ª apparizione registrata di questa creatura elusiva.

Un invertebrato marino gigante, di circa 30 piedi, recentemente osservato da turisti in acque basse...
Un invertebrato marino gigante, di circa 30 piedi, recentemente osservato da turisti in acque basse antartiche

Un invertebrato marino gigante di 30 piedi di lunghezza, visto dai turisti nelle acque poco profonde dell'Antartide.

Sotto le profondità delle acque antartiche, una serie di scoperte straordinarie sono state fatte, gettando nuova luce sul gigantesco jellyfish fantasma.

Da fine gennaio 2022, diversi gruppi di turisti hanno segnalato avvistamenti di questo raro esemplare, con ulteriori incontri che si sono verificati a metà marzo e nel corso dell'ultima stagione turistica tra ottobre 2022 e gennaio 2023. Questi avvistamenti, che si sono verificati a centinaia di piedi sotto il livello del mare al largo dell'isola di Rongé, sono stati una fonte di eccitazione e mistero per i biologi marini e i turisti.

Fino ad ora, solo 126 osservazioni registrate del gigantesco jellyfish fantasma, noto scientificamente come Stygiomedusa gigantea, erano state fatte dal momento in cui è stato descritto per la prima volta nel 1910. Tuttavia, queste ultime scoperte stanno mettendo in discussione ciò che sappiamo sulla specie, in particolare l'ampiezza del suo habitat oceanico.

Il Creatura è tipicamente trovata a una profondità di quasi 22.000 piedi, ma questi animali nuotavano in acque tra i 260 e i 900 piedi. Questa scoperta inaspettata ha acceso un rinnovato interesse per lo studio del jellyfish fantasma, con i biologi marini ansiosi di sapere di più sulla sua distribuzione geografica e su come vive nel suo ambiente.

Un tale ricercatore è Paris Stefanoudis, un biologo marino dell'Università di Oxford. Stefanoudis sostiene l'idea che i sommergibili potrebbero fornire agli scienziati più dati su creature oceaniche poco viste. Egli riconosce il costo della ricerca dei sommergibili come un ostacolo, ma sottolinea i benefici che può fornire per la comprensione scientifica.

I sommergibili sono veicoli liberi che ospitano un pilota e sei ospiti, equipaggiati con sonde e sofisticate fotocamere per la fotografia e il video. Consentono alle persone di "guardare gli ambienti di persona", piuttosto che solo guardare uno schermo, come si farebbe con un ROV.

Il coinvolgimento dei membri del pubblico nella ricerca dei sommergibili può anche aumentare la consapevolezza degli ecosistemi minacciati e ispirarli a proteggerli. Stefanoudis considera questo un "vittoria per la scienza", poiché non solo approfondisce la nostra comprensione dell'oceano, ma anche favorisce un senso di custodia tra coloro che partecipano.

Un'altra scoperta interessante sul gigantesco jellyfish fantasma è la sua relazione con la pelagica brotula, un piccolo pesce che è stato osservato vivere accanto al jellyfish. La brotula mangia qualsiasi parassita che si attacca al jellyfish, offrendo in cambio riparo e protezione. Questa relazione mutualistica è un esempio della natura complessa e interconnessa della vita nel mare profondo.

Uno studio condotto da Moore sul potenziale di ricerca dei sommergibili privati è stato pubblicato sulla rivista Polar Research, ulteriormente sottolineando il valore di questa tecnologia per l'esplorazione oceanica. Come la nostra comprensione dell'oceano si approfondisce, così anche la nostra ammirazione per i tesori che si trovano sotto le onde.

In conclusione, le recenti scoperte di giganteschi jellyfish fantasma nelle acque antartiche stanno aprendo nuove strade per la ricerca e gettando luce su questa misteriosa specie. Con l'aiuto dei sommergibili e il coinvolgimento del pubblico, siamo un passo più vicini a svelare i segreti del mare profondo e proteggere gli ecosistemi delicati che lo chiamano casa.

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