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Lo stato attuale della Francia fa da campanello d'allarme
Lo stato attuale della Francia fa da campanello d'allarme

"Un grave evento in Francia serve da monito per tutti noi"

In una serie di recenti dichiarazioni, i politici tedeschi hanno espresso preoccupazione per la crisi di governo in Francia, vedendola come un avvertimento per i potenziali problemi che potrebbero sorgere se le riforme in Germania saranno ritardate.

Armin Laschet, portavoce della CDU per la politica estera, si è espresso sulla questione. In un'intervista su ntv, ha dichiarato che le riforme dovrebbero essere fatte in Germania in modo tempestivo per evitare i problemi che la Francia sta affrontando. Ha sottolineato l'importanza di fare riforme per evitare gli sforzi maggiori necessari per adeguare la società, come visto in Francia.

Laschet, in risposta a una domanda, ha confermato che i problemi della Francia potrebbero essere rilevanti anche per la Germania. Cree che la Francia abbia iniziato molte riforme, come l'aumento dell'età pensionabile, molto tardi, e ogni volta è stato uno sforzo maggiore per adeguare la società.

Jan van Aken, leader del partito di Sinistra, condivide un sentimento simile ma trae conclusioni diverse. Vede la Francia come un esempio di avvertimento ma suggerisce un approccio diverso alle riforme. Van Aken critica la politica di risparmio sui beneficiari del welfare mentre si infila i soldi nelle tasche dei ricchi. Suggerisce che "dobbiamo prendere i soldi da quelli che ne hanno troppo", implicando una redistribuzione della ricchezza.

Van Aken critica anche i privilegi fiscali per la ricchezza aziendale elevata, sostenendo che l'anno scorso sono stati concessi 3,4 miliardi di euro ai miliardari tedeschi. Questa cifra è stata diffusa dalla Rete per la Giustizia Fiscale, basandosi sui dati dell'Ufficio Federale di Statistica.

Van Aken afferma che ci sarà resistenza se si risparmia sui "piccoli", e i diritti estremisti diventeranno più forti. Vede un governo che "mette l'ascia nello stato sociale" come rendendo un paese ingovernabile.

La crisi in Francia ha suscitato opinioni diverse tra i lettori e gli esperti tedeschi. Molti criticano la politica del debito di Macron e il ruolo dell'UE, temendo che i contribuenti tedeschi dovranno sostenere i deficit stranieri. Alcuni tracciano paralleli con le proprie sfide sociali della Germania.

Sono state espresse anche diverse opinioni sulle politiche sociali e climatiche da parte dei politici e dei commentatori tedeschi dei partiti CDU, FDP e SPD. C'è critica alle politiche di austerità e richieste di risposte più forti alla disuguaglianza sociale e alla dipendenza dai combustibili fossili, soprattutto da parte di alcune parti della SPD e degli attivisti.

La crisi solleva anche domande sulla funzionalità del sistema presidenziale francese, con alcuni osservatori tedeschi che lo vedono come un test di stress con implicazioni per le riforme sociali-politiche.

In conclusione, la crisi di governo in Francia serve come avvertimento per la Germania, secondo sia Laschet che van Aken. Tuttavia, i loro approcci per affrontare i potenziali problemi differiscono, con van Aken che promuove la redistribuzione della ricchezza e Laschet che chiama per riforme tempestive per evitare grandi adeguamenti sociali.

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