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Un elefante imprigionato per l' ultimo periodo in Argentina finalmente raggiunge la libertà

Negli ultimi anni, l'Argentina ha chiuso i propri zoo e ha trasferito gli animali in santuari e centri di recupero, con la ricolocazione degli elefanti che si è dimostrata un compito più difficile del previsto.

Un elefante imprigionato per l' ultimo periodo in Argentina finalmente raggiunge la libertà

Dopo aver trascorso tutta la sua vita in cattività all'Ecopark di Mendoza City in Argentina, Kenya, l'ultima elefantessa in cattività del paese, ha trovato una nuova casa al Global Sanctuary for Elephants in Brasile.

Kenya, un'elefantessa africana di 40 anni, aveva vissuto sola, essendo l'unica elefantessa africana allo Zoo di Mendoza, una specie profondamente socievole. Il suo viaggio verso il santuario è stato difficile, con diverse perdite lungo il percorso, tra cui l'elefante asiatico Pelusa, Merry, Kuky e Tamy.

Nonostante le difficoltà, Kenya ha risposto favorevolmente alla gabbia di trasporto, accettando la prigionia e sopportando il viaggio di cinque giorni per il Brasile senza alcun problema maggiore. Al suo arrivo, ha barrito, come se stesse facendo un'entrata trionfale.

Johanna Rincón, veterinaria, ha lavorato instancabilmente per guadagnare la fiducia di Kenya e degli altri elefanti del santuario. Trova speranza nella tristezza e crede che sia facile stabilire un rapporto rispettoso con questi animali spezzati. Rincón ha imparato a interpretare ciascuno dei gesti di Kenya, dimostrandole che capisce e si preoccupa del loro benessere.

Scott Blais, fondatore del Global Sanctuary for Elephants, spiega che molti elefanti dell'età di Kenya portano ferite psicologiche da pratiche come i "selettivi abbattimenti" in cui gli adulti venivano sparati dagli elicotteri. Queste esperienze traumatiche hanno lasciato profonde cicatrici in Kenya e in altri elefanti che hanno trascorso la loro vita in cattività.

Nel caso di Kenya, decenni in cattività hanno portato a problemi alle gambe, perdita di muscolatura, disturbi intestinali e malattie epatiche. Ma da quando è arrivata al santuario, si esercita più che mai, scalando pendii e abbattendo alberi nel suo habitat. Inoltre, si sta connettendo con la sua vicina Pupy, un'elefantessa che è diventata la sua compagna.

Lo Zoo di Mendoza, dove Kenya viveva, è stato chiuso nel 2016 e trasformato nell'Ecopark, un centro progettato per la conservazione delle specie native in via di estinzione senza tenerle in cattività. Il rilascio di Kenya è stato reso possibile da una legge argentina del 2016 che impone la chiusura degli zoo e il trasferimento degli animali esotici in santuari o centri di recupero.

Il Global Sanctuary for Elephants in Brasile è l'unico santuario per elefanti in Sud America. La sua missione è lavorare per la liberazione degli elefanti in altri paesi della regione e dell'Europa, con un'attenzione particolare a quelli ancora in cattività in Svizzera. Haudet, direttore dell'Ecopark di Mendoza, crede che la storia di Kenya ispirerà altri paesi a fare lo stesso e a liberare i loro elefanti in cattività.

La prima rotolata di Kenya nella terra rossa non è stata solo un momento di libertà, ma un tributo a coloro che non ce l'hanno fatta. Il suo viaggio verso il santuario è stato un testimone

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