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Un agente della polizia di New York avverte la mafia dell' indagine dell' FBI in aula

L'ex detective Hector Rosario dell'Ufficio dello sceriffo della Contea di Nassau ha messo in guardia gli associati della famiglia criminale Bonanno riguardo all'FBI.

Il 25 febbraio, di martedì, Hector Rosario compare in tribunale presso una corte federale a...
Il 25 febbraio, di martedì, Hector Rosario compare in tribunale presso una corte federale a Brooklyn, dando il via al suo processo. Il giorno successivo, il mercoledì, la corte riproduce le discussioni tra l'ex ufficiale e un noto trafficante di droga della Bonanno.

Un agente della polizia di New York avverte la mafia dell' indagine dell' FBI in aula

Al centro della Grande Mela, un ex detective del meglio di Nassau County è sotto processo, accusato di ostacolo alla giustizia e di aver mentito all'FBI. Hector Rosario, nome familiare nei circoli locali, è sotto esame per aver presuntamente fatto trapelare informazioni ad un associato della famiglia mafiosa dei Bonanno su un'indagine federale in corso sul traffico di droga.

Tutto è iniziato quando Rosario, nel tempo libero, è diventato un confidente segreto della mafia. Uno dei suoi compagni, Sal Russo, era un associato della famiglia mafiosa dei Bonanno che, ignaro Rosario, stava già collaborando con l'FBI e portando un registratore.

I federali avevano gli occhi su Russo per una vendita di un chilo di cocaina ad un agente undercover in un gelato shop di Manhattan. Gli investigatori hanno cercato di persuaderlo a far seguire a Rosario il trasporto di marijuana, ma Rosario lo ha giudicato troppo rischioso.

Rosario si trova ora ad affrontare accuse di ostacolo alla giustizia e di aver mentito all'FBI, in netto contrasto con il giuramento che ha prestato come detective. I pubblici ministeri affermano che era pagato 1.500 dollari alla settimana per il suo aiuto alla famiglia criminale, che includeva la messa in scena di raid su attività di gioco d'azzardo illegali rivali.

Una di queste operazioni era un raid congiunto presso Sal's Shoe Repair a Merrick, Long Island, guidato da Salvatore "the Shoemaker" Rubino, un gangster della famiglia Genovese. Il raid, che sperava di intimidire i Genovese e di scacciare la loro clientela, non ha raggiunto le aspettative secondo Russo, grazie a Rosario.

Il processo è iniziato con i pubblici ministeri che affermavano che Rosario aveva scelto la famiglia criminale invece del suo dovere di proteggere il pubblico. D'altra parte, la sua difesa ha sollevato dubbi sul caso della procura e ha messo in discussione la affidabilità dei testimoni collaboratori.

I testimoni hanno deposto, compreso Damiano Zummo, un ex soldato dei Bonanno, che ha testimoniato sull'implicazione della famiglia con Rosario e il falso raid presso Sal's Shoe Repair. In aula è stata anche riprodotta una registrazione che cattura Rosario mentre avverte un membro dei Bonanno della sorveglianza dell'FBI.

Il processo continua, con Rosario che potrebbe affrontare fino a 20 anni di prigione per ostacolo alla giustizia e fino a cinque anni per aver mentito all'FBI in caso di condanna. La sua squadra di difesa sta sfidando la credibilità dei testimoni collaboratori e si chiede se le presunte menzogne di Rosario siano state essenziali per l'indagine.

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