Trump rifiuta di confermare l'autore della presunta lettera di Epstein; il presidente la considera un "argomento noioso"
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è rimasto in silenzio su una lettera oscena apparentemente inviata a Jeffrey Epstein nel 2003. La lettera, che include una firma scritta a mano con il nome "Donald", simile alla firma di Trump, è stata resa pubblica dal Comitato di vigilanza della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.
L'autenticità della firma sulla presunta lettera è contestata. La Casa Bianca ha sostenuto un'analisi forense, ma Trump e il suo portavoce hanno negato che sia la sua firma o il suo linguaggio, definendo la lettera "assurdità" e affermando di non averla scritta o firmata.
Il vice presidente di Trump, Taylor Budowich, ha confrontato la firma sulla lettera con le firme più recenti di Trump e ha escluso che sia la sua firma. Il governo degli Stati Uniti non ha specificato pubblicamente quando i documenti dell'archivio Epstein sono stati consegnati al Congresso.
La lettera, che fa parte di un "libro di compleanni" regalato a Epstein, attribuisce una conversazione immaginaria tra Trump e Epstein, circondata da un disegno di una donna nuda. Il New York Times ha analizzato diverse lettere di Trump a Epstein e ha trovato che Trump firma in modo diverso come ufficiale pubblico che quando firma personalmente. Nei documenti esaminati, Trump ha firmato solo con il suo nome di battesimo e senza cognome o iniziali, qualcosa che riserva di solito per appunti personali.
Il trasferimento dei documenti dall'archivio Epstein al Congresso degli Stati Uniti è avvenuto dopo settimane di intense pressioni tra i sostenitori di Trump. Questo ha acceso la base di Trump MAGA, che considera valide le teorie che affermano che le liste dei clienti di Epstein includevano figure potenti nell'economia e nella politica.
Trump ha dichiarato che la questione è chiusa e ha già dato tutti i suoi commenti alla sua squadra. Tuttavia, la divulgazione pubblica della lettera ha suscitato un rinnovato interesse per il caso Epstein, che è stato chiuso dopo la sua morte nel 2019.
Il Dipartimento della Giustizia ha dichiarato a luglio che non avrebbe pubblicato altre informazioni su Epstein. Resta da vedere se verranno resi pubblici ulteriori documenti dell'archivio Epstein in futuro.
Da un'altra parte, un'insurrezione sociale in Nepal ha portato a una crisi nel paese. L'insurrezione è stata causata dai lussi del governo e dalla censura che ha portato il paese alle fiamme. I dettagli esatti di questa crisi sono ancora in fase di sviluppo e verranno segnalati man mano che saranno disponibili ulteriori informazioni.
