Trump chiede alla Corte Suprema di rivedere una sentenza relativa alle tariffe e potenzialmente annullare la decisione
La Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Circuito Federale ha inferto un colpo significativo alla politica dei dazi del Presidente Trump, pronunciandosi a favore dell'illegalità dell'utilizzo dell'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) del 1977 per la maggior parte dei dazi imposti.
Il caso, uno dei molti che contestano i dazi e il loro lancio irregolare, riguarda due serie di tasse sull'importazione: quelle annunciate per la prima volta ad aprile e quelle di febbraio su importazioni dal Canada, dalla Cina e dal Messico. I dazi sono stati un tema controverso, con l'amministrazione Trump che li ha utilizzati per fare pressione sull'Unione Europea, il Giappone e altri paesi per ottenere nuovi accordi commerciali.
Il governo ha chiesto alla corte di ribaltare una sentenza della corte d'appello che ha stabilito che la maggior parte dei dazi del Presidente Trump sono un uso illegale di una legge sull'emergenza. Le imprese coinvolte nella causa hanno vinto due volte, prima in un tribunale federale specializzato in commercio e poi con la sentenza a maggioranza della corte d'appello per 7-4.
I dissidenti della corte credono che l'IEEPA permetta al Presidente di regolare l'importazione durante le emergenze senza limitazioni esplicite. Tuttavia, la corte federale d'appello ha stabilito che il Presidente ha oltrepassato i suoi poteri imponendo i dazi senza l'autorizzazione esplicita del Congresso. La Costituzione concede al Congresso il diritto esclusivo di imporre tasse come i dazi.
L'amministrazione ha portato la questione dei dazi alla Corte Suprema, con il Procuratore Generale D. John Sauer che ha chiesto ai giudici di prendere in carico il caso e di sentire gli argomenti a inizio novembre. Se i dazi venissero annullati, il governo potrebbe dover restituire alcune delle tasse sull'importazione che ha incassato, potenzialmente infliggendo un colpo finanziario al Tesoro degli Stati Uniti.
Alla fine di agosto, i dazi hanno portato un introito di $159 miliardi (€136 miliardi), più del doppio del totale dello stesso periodo dell'anno precedente. Alcuni dazi di Trump, come quelli sulle acciaierie, sull'alluminio e sulle auto straniere, non sono stati coperti dalla sentenza della corte d'appello.
Il caso è atteso per mettere alla prova uno dei pilastri della politica commerciale del Presidente davanti alla Corte Suprema, potenzialmente ridefinendo il panorama della politica commerciale degli Stati Uniti. La decisione della corte potrebbe avere conseguenze a lungo termine sull'autorità del Presidente di imporre tasse sull'importazione in base alla legge federale.
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