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Troppe navi spaziali in orbita intorno alla Terra causano congestione e potenziali collisioni.

Gli studiosi lanciano un avvertimento grave, sostenendo che il continuare sulla nostra attuale traiettoria è insostenibile.

Molta Navi Spaziali Che Affollano l'Orbita Bassa della Terra (LEO)
Molta Navi Spaziali Che Affollano l'Orbita Bassa della Terra (LEO)

Troppe navi spaziali in orbita intorno alla Terra causano congestione e potenziali collisioni.

In una presentazione al 9° European Conference on Space Debris, il ricercatore Hugh Lewis e i suoi collaboratori hanno evidenziato la crescente preoccupazione per il numero crescente di oggetti in orbita e i potenziali rischi che essi comportano.

L'analisi recente di Kessler e Lewis ha rilevato che l'orbita tra 800 km e 1.000 km è al di sopra della soglia di crescita incontrollata, il che significa che un aumento crescente della popolazione di detriti in questa regione potrebbe potenzialmente causare danni catastrofici. Questo risultato si aggiunge alle preoccupazioni sollevate in un'analisi del 2001 di Kessler e di un collaboratore, che aveva identificato le orbite tra 600 km e 1.000 km come instabili e al di sopra della soglia di crescita incontrollata.

L'aumento degli oggetti in orbita è un problema fondamentale, secondo Lewis, e la tecnologia necessaria per evitare collisioni in queste orbite potrebbe rendere troppo costoso il loro utilizzo per gli operatori di satellite. Questo è particolarmente rilevante dati i piani degli operatori di lanciare un milione di nuovi spaziocraft, anche se non sono state riportate informazioni su chi intenda lanciare questi oggetti.

Ogni nuovo oggetto in orbita aumenta il rischio, secondo Lewis. Egli avverte che continuare a lanciare spaziocraft a questo ritmo potrebbe essere problematico in relazione al numero di oggetti. Questo avvertimento si basa sul potenziale per una cascata incontrollata di detriti spaziali, nota come sindrome di Kessler, che fu proposta per la prima volta in un articolo del 1978 di Donald Kessler, un ricercatore che ha fatto contributi significativi allo studio dei detriti spaziali.

L'analisi tiene conto dell'aumento significativo degli oggetti in orbita e dei nuovi dati su come gli spaziocraft si disintegrano. Le manovre degli spaziocraft, come quelle di SpaceX, si basano su informazioni imperfette e introducono ulteriori incertezze nell'ambiente orbitale. Ad esempio, i satelliti Starlink di SpaceX hanno eseguito 100.000 manovre nel 2024 per evitare potenziali congiunzioni.

Tuttavia, la capacità di rimuovere attivamente i detriti dallo spazio è ancora anni lontana. Ciò significa che i luoghi proposti per i nuovi constellazioni, che si sovrappongono alle regioni al di sopra della soglia instabile, potrebbero peggiorare il problema. Hugh Lewis suggerisce che potrebbe non essere possibile lanciare una costellazione di 100.000 satelliti a causa del rischio che essa rappresenta per l'ambiente orbitale.

In conclusione, il numero crescente di oggetti in orbita e i potenziali rischi che essi comportano sono una fonte di preoccupazione. Le regioni instabili tra 600 km e 1.000 km potrebbero diventare ancora più congestionate con il lancio proposto di nuove costellazioni, il che potrebbe portare a una cascata incontrollata di detriti spaziali. È fondamentale che gli operatori di satellite considerino questi rischi e prendano

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