Trentamila lucertole trovate a Cincinnati, inizialmente contrabbandate con un solo calzino.
In una piega inaspettata degli eventi, la Divisione della Fauna dell'Ohio ha dichiarato i gechi murari comuni come "residenti permanenti" a Cincinnati. Questi rettili, originari delle regioni mediterranee, hanno trovato una nuova casa nel cuore dell'America, grazie in parte a una straordinaria similarità tra il clima di Cincinnati e quello di Milano, Italia, da cui provengono.
Le temperature annuali a Cincinnati variano solo di pochi gradi Celsius e i livelli di precipitazioni rimangono all'interno della stessa gamma di 10 centimetri ogni mese. Questo clima, unito al paesaggio collinare e ai vecchi quartieri con muri di contenimento in pietra senza malta o cemento, offre un ambiente ideale come sostituto del loro habitat naturale.
La popolazione fiorente a Cincinnati, creduta originata da soli tre individui introdotti illegalmente in città nel 1951, è ora stimata tra le decine e le centinaia di migliaia. George Rau Jr., un ragazzo di 10 anni, fu colui che introdusse illegalmente 10 gechi murari italiani, o gechi di Lazzaro, a Cincinnati dal Lago di Garda nel 1951.
La ricerca su questi gechi, finanziata da un grant quadriennale della Fondazione Nazionale della Scienza degli Stati Uniti, mira a identificare le ragioni del successo della specie in ambienti urbani su un nuovo continente dopo un'introduzione di così pochi animali. La ricerca potrebbe avere implicazioni più ampie, potenzialmente portando a scoperte per la salute umana, come lo sviluppo di farmaci per la resistenza ai metalli pesanti.
Emma Foster, studentessa di neuroscienze alla Ohio Wesleyan, è un membro della Lizard League, un team di ricercatori studenteschi che studiano i rettili in un laboratorio per capire le loro risposte a diverse condizioni ambientali. I gechi, sottoposti a diverse temperature e velocità del vento, hanno scelto temperature più fresche in venti più deboli, contrariamente all'ipotesi che avrebbero conservato l'idratazione scegliendo temperature più calde in venti più forti.
Despite prolonged exposure to heavy metals in the city, the lizards seem unaffected. In experiments, they did not appear to be impacted by lead toxicity. This resilience could provide valuable insights for human health, particularly in the development of drugs for heavy metal resistance.
The common wall lizards in Cincinnati, specifically the species Podarcis muralis, are found to have a density of up to 1,500 lizards per acre, which is significantly higher than their typical density in Europe. This high density could be a result of the lizards evolving to better navigate their urban environment, with evidence showing that they are getting larger and developing longer limbs.
The research on these unique creatures could potentially lead to a better understanding of unique features of animal brains that are less similar to the human brain, which could have implications for biomedical research. For more information about the ongoing research, you can contact the University of Cincinnati or other local research institutions involved in the project.
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