Trattamenti per la guarigione del cervello in psichiatria, potenzialmente rivoluzionari per la guarigione dopo un ictus
Nel campo del recupero cerebrale, gli scienziati stanno esplorando approcci innovativi per aiutare i pazienti colpiti da ictus a recuperare le abilità perse. Uno di questi approcci è la neuroplasticità, la capacità naturale del cervello di adattarsi e riorganizzarsi in risposta a nuove situazioni o danni.
Sean Dukelow, neurologo presso l'Ospedale Foothills di Calgary, Canada, tratta pazienti colpiti da ictus da 15 anni. Il suo strumento più efficace è la neuroriabilitazione. Recentemente, la sua équipe ha pubblicato i risultati di un piccolo studio che dimostra che la stimolazione magnetica transcranica (TMS), combinata con terapia del linguaggio intensiva, può aiutare i sopravvissuti all'ictus a parlare in modo più fluente più di sei mesi dopo l'episodio.
La TMS è uno dei candidati promettenti per il recupero cerebrale. Questa tecnica non invasiva invia brevi impulsi magnetici con circa la stessa forza di una macchina MRI per stimolare i circuiti cerebrali. L'équipe di Dukelow ha scoperto che inibire la zona di Broca destra potrebbe far tornare il linguaggio all'emisfero sinistro, il che sembra funzionare nel loro studio.
Tuttavia, l'uso della TMS per il recupero dall'ictus è ancora controverso. Un'altra area di interesse è l'uso di determinate sostanze per stimolare i circuiti cerebrali e potenziare la neuroplasticità. Alcuni studi su animali e piccoli trial clinici hanno suggerito che queste sostanze possono ridurre l'infiammazione, aumentare i fattori di crescita e migliorare la plasticità.
Gül Dölen, neuroscienziata, sta testando la sicurezza dell'amministrazione di psilocibina, il principio attivo dei funghi allucinogeni, ai sopravvissuti all'ictus mentre seguono un programma intensivo di riabilitazione fisica. L'ipotesi è che la psilocibina potrebbe aprire una finestra di apprendimento motorio potenziato dopo un ictus.
Finora, è ancora un'ipotesi che la psilocibina possa aiutare i pazienti a recuperare le abilità perse negli esseri umani. Dölen sta cercando l'oro nelle sue ricerche. Tuttavia, è importante notare che attualmente non ci sono trial clinici specifici o ricercatori identificati che studiano l'uso della psilocibina per pazienti che cercano di recuperare le abilità di apprendimento dopo un ictus.
Gli scienziati stanno lavorando per trovare la prima sostanza o dispositivo che possa dare una spinta al cervello per il recupero cerebrale. Un altro approccio promettente è l'uso di un gioco di realtà virtuale in cui i partecipanti interagiscono con un delfino chiamato Bandit, come parte di un programma intensivo di riabilitazione fisica in fase di test con la psilocibina.
La ricerca indica anche che i pazienti che sono meno depressi sono più motivati nella riabilitazione, il che porta a una migliore guarigione. Questo sottolinea l'importanza di affrontare il benessere emotivo insieme alla riabilitazione fisica nel recupero dall'ictus.
Sono in corso diversi nuovi trial, tra cui uno che utilizza il Lexapro e la terapia del linguaggio intensiva per trattare i pazienti con gravi disturbi del linguaggio a partire da sei mesi dopo un ictus. Anche se il viaggio verso il