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Amministrare trasfusioni di sangue in pazienti anemici aumenta le loro possibilità di vivere di più
Amministrare trasfusioni di sangue in pazienti anemici aumenta le loro possibilità di vivere di più

Trasfusioni ai malati di anemia aumentano le loro probabilità di vivere più a lungo

In uno studio innovativo guidato dal Dr. Jeffrey L. Carson, i ricercatori del Rutgers Health hanno indagato l'impatto di diverse strategie di trasfusioni di sangue sui pazienti cardiopatici anemici. I risultati, pubblicati su NEJM Evidence, potrebbero avere importanti implicazioni per la cura dei pazienti cardiopatici anemici negli ospedali.

Lo studio ha coinvolto oltre 4.300 pazienti cardiopatici con bassi livelli di emoglobina, suddivisi in due gruppi: uno che riceveva meno trasfusioni e l'altro che ne riceveva di più. L'età media dei partecipanti era di 72 anni, e quasi la metà erano donne. Molti partecipanti avevano altre patologie, come precedenti infarti, insufficienza cardiaca, diabete o malattie renali.

Lo studio evidenzia l'importanza di considerare la salute e la qualità della vita a lungo termine. I ricercatori hanno esaminato i risultati, concentrandosi sulla mortalità e gli infarti ricorrenti a 30 giorni e a sei mesi. A sei mesi, i risultati hanno indicato un potenziale vantaggio di sopravvivenza per i pazienti che avevano ricevuto più sangue.

I risultati suggeriscono che il salvavita dei pazienti cardiopatici anemici potrebbe essere migliorato con l'aggiustamento delle pratiche di trasfusione. I risultati hanno suggerito che una strategia di trasfusione più liberale potrebbe migliorare i risultati a lungo termine, in particolare nei gruppi vulnerabili, come gli adulti anziani e quelli con più patologie.

Alcuni collaboratori provenienti da Francia e Stati Uniti hanno contribuito allo studio. Il Dr. Jeffrey L. Carson, che ha dedicato decenni allo studio delle strategie di trasfusioni di sangue e il loro impatto sull'assistenza ai pazienti, ha guidato la ricerca. Lo studio è stato finanziato dall'Istituto Nazionale di Cardiologia, Polmonare e Sangue, parte degli Istituti Nazionali di Salute.

Mentre i risultati sono promettenti, sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati e stabilire le migliori pratiche per le strategie di trasfusione nei pazienti cardiopatici anemici. Il cambiamento di prospettiva potrebbe portare a una rivalutazione delle attuali pratiche, con l'obiettivo di garantire che le decisioni terapeutiche siano basate sulle migliori evidenze disponibili.

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