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Trasformazione giusta: navigare nel cambiamento con equità

Importanza dell'Assicurare un'Ambiente Pulito nell'Interazione della Regiona Sud del Mondo con la Cina

Strategie di Transizione: Equilibrio tra Ecosistema e Forza Lavoro
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Trasformazione giusta: navigare nel cambiamento con equità

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto il diritto ad un ambiente sano nel 2022, segnando un passo significativo verso l'assicurazione dello sviluppo sostenibile a livello mondiale. Tuttavia, l'attuazione e l'adesione a questo diritto, in particolare da parte delle principali economie come la Cina, sono state oggetto di un dibattito in corso.

La posizione della Cina riguardo al diritto ad un ambiente sano è stata un tema di discussione, particolarmente nel contesto dei suoi progetti all'estero. La dichiarazione scritta presentata alla Corte Internazionale di Giustizia non ha fatto riferimento a questo diritto, ma ha sottolineato invece la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite per il Cambiamento Climatico come la fonte principale per definire gli obblighi climatici degli stati.

Al contrario, la Convenzione di Aarhus, formulata per garantire l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico alle decisioni e l'accesso alla giustizia in materia ambientale, è stata una pietra miliare degli sforzi di molti paesi per proteggere il diritto dei loro cittadini ad un ambiente sano. La Cina, however, non ha ratificato la Convenzione di Aarhus.

La Revisione Periodica Universale (UPR) è un processo di revisione regolare del record dei diritti umani di ogni paese da parte degli altri stati. Durante il quarto ciclo dell'UPR della Cina nel 2024, sono state fatte due raccomandazioni, che invitavano la Cina a garantire che le aziende cinesi operanti all'estero promuovessero il godimento dei diritti umani, compreso il diritto ad un ambiente sano. La Cina si è astenuta dalla risoluzione dell'UNGA del 2022 sul diritto ad un ambiente sano.

Le organizzazioni della società civile possono anche presentare "rapporti ombra" al Comitato per i Diritti Economici, Sociali e Culturali (CESCR), il corpo di esperti indipendenti che monitora l'attuazione della Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali da parte dei suoi stati parti. Questi rapporti mettono in evidenza i problemi che il governo potrebbe non affrontare, come le preoccupazioni ambientali sollevate dalle comunità interessate dai progetti che coinvolgono gli investimenti cinesi nel Sud Globale.

Un tale progetto, la miniera di rame Las Bambas, in Perù, di proprietà del conglomerato cinese MMG, è stato oggetto di una stretta sorveglianza a causa di anni di conflitti. Nel 2023, Las Bambas SA, l'azienda che gestisce la miniera, ha presentato una causa per annullare le licenze di utilizzo dell'acqua concesse a due comunità rurali. Questo passo ha scatenato proteste e richieste di rispetto dei diritti delle comunità e del diritto ad un ambiente sano.

Il tribunale peruviano ha deciso a favore delle comunità, tutelando i loro diritti e stabilendo un importante precedente nella difesa delle risorse naturali contro i progetti estrattivi. Questa decisione sottolinea il ruolo cruciale che il diritto ad un ambiente sano gioca nell'assicurare una transizione verde equa, particolarmente nei progetti del Sud Globale che coinvolgono gli investimenti cinesi.

La Cina sostiene che la sovranità e il non-intervento hanno la precedenza sui

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