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Struttura del potere nella Lega araba: bilanciamento tra governo democratico e autokratico per la legittimità

Analisi dell'impatto della Lega degli Stati Arabi (LAS) nel vicinato meridionale dell'Unione Europea, concentrandosi sugli aspetti di democrazia e autoritarismo.

Lotte per il Potere nella Lega Araba: Bilanciare Democrazia e Regime Autoritario per la Legittimità
Lotte per il Potere nella Lega Araba: Bilanciare Democrazia e Regime Autoritario per la Legittimità

Struttura del potere nella Lega araba: bilanciamento tra governo democratico e autokratico per la legittimità

Dopo le rivolte arabe del 2011, la Lega degli Stati Arabi (LSA) si è trovata in una fase critica, un momento cruciale per valutare la sua posizione sulla democrazia. La LSA, un'organizzazione regionale composta da 22 stati arabi, è stata oggetto di scrutinio a causa della sua apparente posizione incoerente sulla democrazia.

Le azioni della LSA nella regione sono state un misto di misure proattive e interventiste, come si è visto in Libia e Siria, dove ha sostenuto di agire sotto la copertura dell'umanitarismo e della democrazia. Tuttavia, queste azioni spesso sembrano più simboliche che sostanziali, poiché l'impegno ai principi democratici sembra secondario agli interessi strategici degli stati membri dominanti, in particolare quelli del Consiglio per la Cooperazione del Golfo (CCG).

Il CCG, un'alleanza politica ed economica di sei stati arabi, ha giocato un ruolo complesso nella relazione tra la LSA e il Vicinato Meridionale dell'UE. Le monarchie autocratiche del CCG, in contrasto con la promozione della democrazia da parte dell'UE, spesso sottolineano la stabilità e la sicurezza nella regione. Ciò ha portato al sostegno dei regimi autocratici per mantenere l'ordine, mentre si impegnano in cooperazione economica e politica con gli attori esterni, compresa l'UE.

Tuttavia, le azioni della LSA in Bahrein e Yemen rivelano una storia diversa. In questi paesi, la LSA è stata complice nella repressione dei movimenti democratici, allineandosi agli interessi del CCG per mantenere lo status quo. Questo schema di collaborazione autoritaria, mascherato da retorica pro-democrazia, è stato un tratto costante delle azioni della LSA.

Lo studio suggerisce che l'impegno della LSA è influenzato meno dai principi normativi della democrazia e più dagli interessi strategici degli stati membri dominanti. La LSA ha sviluppato strumenti e discorsi allineati con i principi democratici, come l'osservazione delle elezioni, i charter dei diritti umani e le riforme della governance. Tuttavia, queste misure sembrano più finalizzate alla sopravvivenza del regime e alla stabilità regionale che a una vera trasformazione democratica.

In conclusione, mentre la LSA ha fatto sforzi per allinearsi ai principi democratici, le sue azioni suggeriscono un rapporto più complesso con la democrazia. L'impegno della LSA è fortemente influenzato dagli interessi strategici degli stati membri dominanti, in particolare le monarchie del CCG, portando a uno schema di collaborazione autoritaria mascherato da retorica pro-democrazia. Mentre la regione continua a navigare le complessità della democrazia e dell'autoritarismo, il ruolo della LSA rimarrà un oggetto di interesse e scrutinio.

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