Strategie di transizione per un cambiamento equo
In una decisione significativa, la corte peruviana ha sostenuto le comunità locali, tutelando i loro diritti e stabilendo un importante precedente nella difesa delle risorse naturali contro i progetti estrattivi. Questa decisione arriva in un momento in cui la miniera di rame di Las Bambas, in Perù, di proprietà del conglomerato cinese MMG, è involvement in years of conflict due to procedural and substantive elements of the right to a healthy environment.
I membri della comunità che vivono vicino alla miniera hanno segnalato rese agricole inferiori e un aumento delle malattie respiratorie causate dalla polvere sollevata dai camion associati alla miniera. Queste preoccupazioni sono state rispecchiate dalle organizzazioni della società civile, che hanno presentato "rapporti ombra" al Comitato sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (CESCR) per mettere in evidenza i problemi che il governo potrebbe non affrontare.
Il CESCR, un organismo di esperti indipendenti che monitora l'attuazione della Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (ICESCR) da parte dei suoi stati parti, ha formulato raccomandazioni rilevanti nelle sue osservazioni conclusive per il quinto rapporto periodico del Perù. Queste raccomandazioni riguardano la necessità di rivedere e adeguare il quadro normativo ambientale, inclusa la partecipazione pubblica.
La Convenzione di Aarhus del 1998, formulata per garantire l'accesso alle informazioni, la partecipazione pubblica alle decisioni e l'accesso alla giustizia in materia ambientale, sottolinea l'importanza di queste raccomandazioni. La partecipazione pubblica si riferisce a una varietà di procedure e approcci che coinvolgono i stakeholder e le comunità interessate dai progetti di infrastrutture e aiuti pubblici, con l'obiettivo di dare ai cittadini una voce diretta, garantire la proprietà locale e soddisfare le esigenze degli stakeholder.
La Revisione Periodica Universale (UPR) è un processo di revisione regolare per il record dei diritti umani di ogni paese, che coinvolge altri stati e la società civile. Nella quarta sessione dell'UPR della Cina nel 2024, due raccomandazioni, dall'Ecuador e dal Perù, hanno richiesto alla Cina di garantire che le società cinesi operanti all'estero promuovano il godimento dei diritti umani.
La Repubblica Popolare Cinese gioca un ruolo significativo ma complesso all'interno delle Nazioni Unite riguardo al riconoscimento e all'attuazione del diritto a un ambiente sano. La Cina si è astenuta dalla risoluzione dell'ONU del 2022 sul diritto a un ambiente sano e ha sottolineato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite per il Cambiamento Climatico come la principale fonte per definire gli obblighi climatici degli stati. Tuttavia, non sono stati trovati dettagli specifici sulla loro posizione o azioni su questo diritto nei risultati della ricerca forniti.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto il diritto a un ambiente sano nel 2022 e, a partire dal 2019, il diritto a un ambiente sano era stato legalmente riconosciuto nei sistemi legali nazionali di almeno 156 dei 193 stati membri dell'ONU. La risoluzione è stata sostenuta da 161 paesi, con zero contrari e solo otto astensioni.
In uno sviluppo recente, Las Bambas SA, la società che opera la miniera, ha presentato una causa per annullare le licenze per l'uso dell'acqua concesse a due comunità rurali nella regione meridionale di Apurímac, mettendo a repentaglio l'accesso delle persone all'acqua potabile e sicura. Questo azione sottolinea il conflitto in corso e la necessità di continuare a fare pressione per il diritto a un ambiente sano.