Stagno nell'innovazione: combattere la mancanza di creatività
Al centro del panorama accademico egiziano, la Facoltà di Belle Arti dell'Università di Helwan è stata per anni un crocevia di creatività e tradizione. Tuttavia, recenti sviluppi e dibattiti hanno messo in luce vari aspetti dell'istituto, dalla sua impostazione educativa alla sua sensibilità culturale.
Da tempo, i modelli nudi sono stati banditi dalle lezioni di pittura e scultura, una decisione che ha scatenato discussioni sul equilibrio tra tradizione e libertà artistica. Nel frattempo, l'ideologia del sistema affonda le radici nella storia dell'artigianato, dando la priorità alla formazione tecnica rispetto alle idee creative. Questa enfasi ha portato a un programma accademico tradizionale, strettamente basato sui mezzi e che offre poca flessibilità o potenziale agenzia per gli studenti.
Uno dei cambiamenti più significativi nella storia recente della facoltà è stata l'elezione di Sayed Qandil come decano. Conosciuto per il suo approccio riformatore, Qandil sta lavorando per aggiornare la tecnologia delle aule, fornire più supporto e formazione agli insegnanti e apportare modifiche ai dipartimenti per rispondere meglio alle esigenze del mercato commerciale.
Tuttavia, non tutti i cambiamenti sono accolti con uguale entusiasmo. L'enfasi della facoltà sulla formazione professionale, in particolare nel design grafico, ha sollevato preoccupazioni sulla sua enfasi sulla commercializzazione rispetto all'arte. Questo sentimento è condiviso da Marwa al-Shazly, una giovane professoressa di pittura, che descrive nette separazioni generazionali all'interno della facoltà che contribuiscono a rendere l'istituto difficile da riformare.
D'altra parte, alcuni studenti trovano valore nel tempo e nello spazio forniti per lavorare, ma sentono di mancare di guida e mentorship. Questo è un sentimento condiviso da Doa Aly, un'artista praticante di successo che ha frequentato la facoltà, che ha sentito che la sua educazione mancava di un'esperienza educativa significativa.
Per tentare di colmare questo divario, Shady el-Noshokaty, un professore dell'Università Americana del Cairo, ha rinunciato al sistema educativo statale e sta aprendo la propria istituzione educativa alternativa, ASCII. ASCII si concentrerà sul lavoro di nuovi media, sulla storia dell'arte contemporanea e sulla teoria dell'arte, tutti assenti dal curriculum dell'istruzione artistica pubblica.
Inoltre, il processo di selezione per le istituzioni governative, comprese la Facoltà di Belle Arti, si basa sul punteggio medio dei voti. Ciò ha portato a decisioni arbitrarie sulla frequenza, con le istituzioni artistiche che richiedono un punteggio medio dei voti elevato, ma non così elevato come i campi dell'ingegneria o della medicina.
Nonostante questi ostacoli, la facoltà continua a produrre artisti talentuosi. Dopo aver visitato la facoltà, Doa Aly è stata visitata dall'Istituto Goethe, dove ha esposto con successo il suo lavoro. Tuttavia, Yehia e i suoi compagni di classe sono frustrati dal fatto che il dipartimento di architettura non insegni il software di modellazione essenziale, uno strumento che sta diventando sempre più necessario nel campo.
In un contesto più culturale, Ibrahim al-Dessouky, un professore della Facoltà di Belle Arti dell'Università di Helwan, ha dovuto tenere una lezione sul disegno della carne con una nota di avviso a causa della sensibilità culturale. Questo è ulteriormente illustrato dalla rimozione della statua della Venere dal campus della facoltà cinque anni fa da un decano conservatore.
Ogni Ramadan, alcuni studenti coprono altre piccole statue sul campus, riflettendo il dibattito in corso sul ruolo della tradizione e della modernità nell'istruzione artistica. Mentre la facoltà affronta queste complessità, rimane da vedere come queste riforme plasmeranno il futuro dell'istruzione artistica in Egitto.
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