Secondo un recente rapporto del WWF, i principali operatori del settore petrolifero e del gas sono esenti dalla divulgazione dei ricavi in linea con la tassonomia dell'UE.
La Commissione europea ha proposto modifiche ai Delegated Acts della Taxonomy, che potrebbero indebolire la focalizzazione sulla sostenibilità ambientale del quadro. La Commissaria per i Servizi Finanziari, Maria Luís Albuquerque, parlerà ai comitati ECON e ENVI del Parlamento europeo l'8 aprile circa queste proposte di modifica.
Le modifiche proposte, parte dell'Omnibus di semplificazione, mirano a semplificare i delegated acts sulla taxonomy. Una delle principali modifiche è l'introduzione di una nuova soglia per le aziende: se hanno meno del 10% di attività rilevanti per la taxonomy, non sarebbero più tenute a segnalare in base alla Taxonomy dell'UE. Questa nuova soglia esenterebbe le grandi compagnie petrolifere e del gas dall'adeguarsi alla Taxonomy, creando un importante vuoto di dati.
Tuttavia, queste proposte hanno suscitato preoccupazioni tra i gruppi ambientalisti. Il World Wildlife Fund (WWF) invita la Commissione a ridurre la soglia di materialità e chiede al Consiglio e al Parlamento di mantenere l'ambito iniziale, identico, per la Taxonomy e la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Il nuovo documento del WWF rileva che ciò potrebbe rendere più difficile valutare le prestazioni green o le affermazioni di transizione delle aziende.
Inoltre, queste proposte potrebbero consentire a sostanze dannose come gli disruptori ormonali nei cosmetici, certi neurotossici e TFA (PFAS, o "chimica perpetua") di essere classificati come sostenibili. L'accumulo di PFAS nelle acque potabili ha sollevato allarmi a causa dei suoi potenziali effetti sulla salute a lungo termine.
È importante notare che le proposte di modifica non rappresentano un'esenzione generale per tutte le aziende dalla Taxonomy dell'UE. Le grandi compagnie petrolifere e del gas sarebbero i principali beneficiari di questa esenzione. La Taxonomy dell'UE è un sistema per classificare le attività economiche in base alla loro sostenibilità ambientale, e le proposte di modifica mirano a raffinare i criteri della Taxonomy e ampliare la copertura a un maggior numero di attività economiche per migliorarne l'efficacia.
Le istituzioni finanziarie e gli investitori stanno iniziando ad integrare i dati della Taxonomy nei loro processi decisionali. Questo vuoto di dati potrebbe influire su questi processi, rendendo difficile valutare con precisione l'impatto ambientale degli investimenti.
Le proposte di modifica sono ancora soggette a cambiamenti e non sono state ultimate. Il dibattito su queste modifiche è in corso e resta da vedere come influenzeranno l'impegno dell'UE per la sostenibilità ambientale. La Taxonomy dell'UE è uno strumento cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico e è fondamentale che la sua efficacia non venga compromessa.