Secondo alcuni professionisti, i difensori propongono di rilasciare le persone condannate per reati minori per droga che hanno mostrato un comportamento non violento.
In uno studio innovativo pubblicato sulla rivista The American Journal of Bioethics, più di 60 esperti internazionali si sono uniti per sostenere la decriminalizzazione delle droghe illecite, comprese la cocaina e l'eroina. Lo studio, guidato dal senior author Carl L. Hart, primo professore afroamericano a tempo indeterminato di scienze di Columbia University, evidenzia il successo della politica liberale sulle droghe in Portogallo e gli effetti dannosi della guerra alle droghe.
L'approccio liberale del Portogallo alle droghe, che incoraggia gli utenti a cercare trattamenti e ha portato a una riduzione delle morti correlate alle droghe, fa da esempio convincente dei benefici della decriminalizzazione. Lo studio conclude che la proibizione delle droghe spinge le persone a commettere reati per finanziare il loro vizio, riduce l'aspettativa di vita e genera costi sanitari.
Gli autori argomentano che la proibizione delle droghe colpisce ingiustamente le persone nere e viola il loro diritto alla vita. Sottolineano l'importanza di liberare i prigionieri non violenti trovati in possesso di piccole quantità di sostanze illecite. Si stima che la legalizzazione delle droghe potrebbe generare £43.5 miliardi ($58 miliardi) in entrate fiscali federali, statali e locali, rispetto a una spesa annua federale, statale e locale di oltre £35 miliardi ($47 miliardi) per la proibizione.
I risultati dello studio si aggiungono alle crescenti richieste di riforma della politica sulle droghe, soprattutto in un momento di rinnovato focus sulle ingiustizie subite dalle persone nere e sulla legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo da parte degli stati americani. Gli autori hanno trovato prove che l'impatto della decriminalizzazione da parte dei governi è benefico per gli utenti, le comunità e i diritti umani.
Per un'intervista, contattare Brian D. Earp ([email protected]), Jonathan Lewis ([email protected]) o Carl L. Hart ([email protected]). L'articolo sarà liberamente disponibile una volta sollevato l'embargo tramite il seguente link: https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/15265161.2020.1861364. Per una copia del paper, visitare: [il nostro sito web]/releases-in-embargo/.
La guerra alle droghe rende le persone più vulnerabili alle violazioni dei loro diritti, comprese le scelte che fanno riguardo al loro corpo. I mercati illeciti danneggiano le comunità, con uomini neri e ispanici più probabili a finire nel sistema di giustizia penale. Gli autori dello studio incoraggiano la legalizzazione e la regolamentazione delle droghe, con restrizioni sull'età, sulla pubblicità e sulla licenza.
Carl L. Hart, senior author dello studio, è aperto riguardo all'uso di droghe ricreative e il suo libro Drug Use for Grown Ups uscirà a gennaio 2021. Diversi enti di sanità pubblica e istituzioni di bioetica si sono uniti per chiedere la decriminalizzazione di droghe come la cocaina per ridurre i danni, migliorare i risultati della salute pubblica e affrontare le disuguaglianze sociali nell'applicazione della legge sulle droghe.
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