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"Rivisita: Ross McElwee esamina emotivamente il cinema e i ricordi, mettendo in luce la sua crisi familiare personale"

Il regista di documentari Ross McElwee porta al Festival del Cinema di Venezia 'Remake', un progetto che ri-esamina i suoi lavori precedenti e la drammatica scomparsa del suo figlio Adrian a causa di un'overdose di droga.

Valutazione Riavvio: L'Analisi Emotiva di Ross McElwee sul Cinema e i Ricordi Illumina la Sua...
Valutazione Riavvio: L'Analisi Emotiva di Ross McElwee sul Cinema e i Ricordi Illumina la Sua Personale Tragedia Familiare

"Rivisita: Ross McElwee esamina emotivamente il cinema e i ricordi, mettendo in luce la sua crisi familiare personale"

Nel mondo del cinema indipendente, l'ultimo lavoro di Ross McElwee, "Remake", si distingue come un'analisi commovente della memoria, dell'eredità e della lotta. Il film contrappone due temi apparentemente scollegati: le battaglie di Adrian McElwee contro la dipendenza da droghe e la salute mentale, e un remake hollywoodiano del documentario del 1985 di McElwee, "Sherman's March".

"Remake" è più di un film sui brutti ricordi; è un viaggio alla ricerca del tempo perduto - il tempo trascorso con suo figlio e il tempo che scivola via mentre lui e i suoi coetanei invecchiano e muoiono. Il film è suddiviso in due principali temi: le lotte di Adrian con la dipendenza e la salute mentale, e il tentativo di un regista hollywoodiano di trasformare un classico documentario in una commedia, una serie o una sitcom in streaming.

Il regista hollywoodiano che cerca di rimodellare il lavoro di McElwee è Steve Carr, noto per film come "Daddy Day Care" e "Paul Blart: Mall Cop". Tuttavia, il regista e sceneggiatore di "Remake" sono nientemeno che Ross McElwee in persona.

"Remake" offre uno sguardo sincero alle lotte di Adrian, rappresentate dalla sua prospettiva e da quella di suo padre, che lo ha filmato sin da quando era bambino. Il film include spezzoni di un documentario che Adrian stava lavorando prima di morire, in cui parla con gli amici e i co-dipendenti della loro vita.

Il film si addentra anche nella vita personale e professionale di Ross McElwee, compresi i suoi affari con i ricadute di Adrian, i suoi matrimoni e divorzi e i suoi viaggi in tutto il mondo per le anteprime e le feste dei film. È un lavoro profondamente emotivo, con un peso maggiore dei film precedenti di McElwee.

"Remake" non è solo un film sulla memoria e sull'eredità, ma anche sul tema della creazione e di ciò che si lascia alle spalle. Questo è evidente nel personaggio di Charleen Swansea, una vecchia amica di Ross McElwee e una star dei suoi film, che soffre di Alzheimer e non ricorda di aver fatto un film insieme.

Il film affronta anche l'idea di eredità nel contesto del remake hollywoodiano di "Sherman's March". Ross McElwee è vagamente interessato alla sua famosa pellicola trasformata in finzione, mentre Adrian McElwee, che è più orientato al mercato, pensa che sia un'idea solida e redditizia che suo padre sta compromettendo insistendo sull'integrità artistica.

In "Remake", McElwee continua a filmare anche nei momenti peggiori, non per fermarli ma per farci ricordare. È un tributo al potere del cinema come mezzo per conservare i ricordi e le storie, e un potente contributo al già impressionante corpo di lavoro di McElwee.

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