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Ricercatori scoprono un metodo per fermare la mortalità

Composto sintetico ispirato al veleno del ragno recluso potrebbe minimizzare i danni successivi a infarti e ictus negli esseri umani, pronto per i trial cliniciientôt.

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Ricercatori Scoprono Metodo per Fermare Immediatamente la Mortalità - Segreto di Questa Impresa si Nasconde in un'Abilità Unica del Ragno

Ricercatori scoprono un metodo per fermare la mortalità

In una scoperta rivoluzionaria, i ricercatori hanno sviluppato un potenziale farmaco salvavita derivato dal veleno dei ragni reclusi di K'gari (Isola Fraser). Questo farmaco, noto come Hi1a, potrebbe rivoluzionare il trattamento degli attacchi di cuore e degli ictus.

Durante un attacco di cuore o un ictus, la mancanza di flusso sanguigno causa la rottura delle cellule, portando ad un eccesso di acido lattico e ad un ambiente estremamente acido. Questo ambiente acido attiva segnali di stress che ordinano alle cellule di morire, causando danni al tessuto cerebrale (nel caso dell'ictus) o al tessuto cardiaco (nel caso dell'infarto).

Glenn King, un biochimico dell'Università del Queensland, ha isolato un composto dal veleno dei ragni reclusi che potrebbe prevenire questo danno tissutale. King, insieme al suo collaboratore Palpant, ha scoperto che la molecola Hi1a del veleno del ragno reclusa può ridurre il danno cerebrale del 80% nei topi, anche quattro ore dopo l'insorgenza di un ictus.

I ragni reclusi, originari dell'Australia, producono un veleno contenente peptidi complessi. Questi peptidi sono considerati una fonte preziosa di composti terapeutici, in particolare il veleno dei ragni reclusi di K'gari. La creazione di farmaci che mirano all'attività dei canali ionici, essenziali per regolare processi complessi, si è dimostrata efficace in medicina. I composti del veleno, come quelli presenti nel veleno del ragno reclusa, sono sfruttati come ricche fonti di questi peptidi.

I ricercatori hanno sviluppato una forma sintetica del farmaco Hi1a e hanno fondato Infensa Bioscience, una startup con sede a Brisbane, per condurre trial clinici sul farmaco per il trattamento degli infarti più tardi quest'anno. Se il trial in arrivo si dimostra efficace, potrebbe segnalare una nuova era di terapie alimentate dal veleno dei ragni.

Se i trial umani si dimostrano efficaci e il farmaco viene ritenuto sicuro ed efficace, un farmaco salvavita potrebbe essere disponibile entro cinque anni. Se avrà successo, il trattamento potrebbe essere disponibile per i primi soccorritori e i professionisti sanitari nelle case di cura in questo stesso periodo di tempo.

Lo studio clinico del farmaco Hi1a verrà condotto in Australia più tardi quest'anno attraverso un processo di trial in fasi che valuterà la sua sicurezza ed efficacia nella prevenzione della morte cellulare. Il trial potrebbe coinvolgere initially testing on human volunteers under strict medical supervision.

Manasee Wagh, una giornalista scientifica, ha rejoint Popular Mechanics en 2022 après avoir travaillé en tant que journaliste de presse, rédactrice technique et ingénieure. Wagh, qui a une licence en ingénierie informatique et une maîtrise en journalisme, aime aider les gens à comprendre la science qui se cache derrière le monde dans lequel nous vivons. Ses histoires préférées concernent les découvertes qui dévoilent des mystères plus profonds.

I ragni reclusi non sono particolarmente aggressivi verso gli esseri umani, ma possono inoculare una dose letale di veleno quando mordono. I ragni reclusi sono più facili da catturare su un'isola sabbiosa lungo la costa orientale dell'Australia.

Le versioni sintetiche dei peptidi del veleno, come il farmaco Ozempic basato sul veleno del mostro di Gila, vengono sviluppate sempre più frequentemente. I ricercatori stanno esplorando potenziali utilizzi del veleno del ragno reclusa per i disturbi del sistema nervoso, l'endometriosi e diverse altre malattie.

Questo promettente sviluppo nella ricerca medica offre speranza a coloro che sono colpiti dagli attacchi di cuore e dagli ictus. I potenziali benefici dell'utilizzo del veleno del ragno reclusa potrebbero aprire la strada a una nuova generazione di trattamenti salvavita.

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