Ricercatori: ripristino della funzione immunitaria del cervello dopo l'esposizione all'infermo alle tossine ambientali
Recenti studi pubblicati sulla rivista "Brain, Behaviour, and Immunity" hanno gettato luce sull'impatto potenziale di TCDD sullo sviluppo neuronale umano e hanno offerto un approccio terapeutico promettente. La ricerca, guidata da Ania Majewska, Ph.D., è stata finanziata da diversi istituti, tra cui l'Istituto Nazionale di Malattie Neurologiche e Stroke (NINDS), l'Istituto Nazionale per l'Abuso di Alcol e l'Alcolismo (NIAAA), l'Istituto Nazionale per la Salute Ambientale (NIEHS), l'Istituto Nazionale per le Scienze Mediche Generali (NIGMS) e l'Istituto Nazionale per la Salute del Bambino e lo Sviluppo Umano (NICHD).
Lo studio, condotto su topi, ha dimostrato che l'esposizione intrauterina a TCDD ha causato infiammazione e malfunzionamento delle microglia - importanti cellule nel sistema immunitario del cervello - quando rispondono a un'infiammazione. Questo malfunzionamento, si è scoperto, potrebbe portare a un malfunzionamento del sistema immunitario del cervello in età adulta, potenzialmente causando disturbi dello sviluppo neuronale come l'autismo e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Tuttavia, lo studio suggerisce anche che i difetti nella funzione delle microglia derivanti da esposizioni prenatali possono essere invertiti in età adulta, indicando un possibile ulteriore percorso terapeutico per i disturbi dello sviluppo neuronale. Utilizzando il farmaco Pexidartinib (PLX3397), gli investigatori sono stati in grado di "spegnere" le microglia iper-risposte e sostituirle con nuove microglia che funzionavano normalmente.
Rebecca Lowery, Ph.D., professoressa assistente di ricerca all'Istituto Del Monte per le Neuroscienze dell'Università di Rochester, è stata co-autrice principale dello studio. Altri autori includono John Smith, Maria Lopez, David Chen, Sarah Latchney, Ph.D., dell'Università di Rochester e del St. Mary's College of Maryland, nonché Reva Peer, Katheryn Lordy, Matthew McCall, Ph.D., e Cassandra Lamantia dell'Università di Rochester, e Lisa Opanashuk, Ph.D., del National Institute on Aging.
È importante notare che sebbene lo studio offra risultati promettenti, sono necessari ulteriori studi per determinare l'impatto esatto di TCDD sullo sviluppo neuronale umano e l'efficacia della manipolazione farmacologica come approccio terapeutico. Lo studio è stato condotto su topi e i risultati potrebbero non applicarsi direttamente agli esseri umani.
TCDD, rilasciato principalmente nell'ambiente dagli scarichi dei veicoli e dalla combustione del legno, è una tossina che si può trovare in basse quantità nell'aria, nel terreno e nel cibo, con la modalità più comune di esposizione per le persone che è attraverso la carne, il latte e il pesce.
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