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Ribelli Uniti: Come Rachid Mekhloufi ha rinunciato a una Coppa del Mondo - e ha guadagnato due nazionalità

Rachid Mekhloufi ha rinunciato a giocare al Mondiale del 1958 per la Francia per combattere per l'indipendenza dell'Algeria in uno dei gesti più altruisti della storia del calcio

In questa immagine si può vedere una persona che gioca a calcio.
In questa immagine si può vedere una persona che gioca a calcio.

Ribelli Uniti: Come Rachid Mekhloufi ha rinunciato a una Coppa del Mondo - e ha guadagnato due nazionalità

È morto a 88 anni Rachid Mekhloufi, leggenda del calcio algerino e simbolo della lotta per l’indipendenza

Rachid Mekhloufi, indimenticabile calciatore di origini algerine, si è spento all’età di 88 anni. Il suo nome resta legato tanto ai successi sportivi quanto alla battaglia per la libertà dell’Algeria. A soli 21 anni, abbandonò una promettente carriera in Francia per unirsi alla lotta per l’indipendenza della sua terra.

Nel 1958, Mekhloufi fu tra i 33 giocatori algerini della Ligue 1 contattati dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN) per formare una squadra nazionale in esilio, con l’obiettivo di sensibilizzare il mondo sulla causa indipendentista algerina. All’epoca stella dello Saint-Étienne, lasciò la Francia in segreto, fuggendo persino da un ospedale in pigiama mentre si riprendava da un infortunio.

La selezione del FLN disputò 83 partite in 14 paesi nel corso di quattro anni, affrontando club, rappresentative cittadine e persino nazionali maggiori. Nel frattempo, i suoi ex compagni della Francia partecipavano ai Mondiali del 1958: alcuni avrebbero poi ammesso che, con Mekhloufi e Mustapha Zitouni in squadra, avrebbero forse potuto vincere il torneo. Dopo l’indipendenza dell’Algeria nel 1962, il calciatore tornò allo Saint-Étienne, contribuendo alla vittoria del titolo di campionato nella stagione successiva e aggiudicandosi altri due scudetti negli anni a seguire. Il culmine della sua carriera arrivò nel 1968, quando guidò la squadra alla conquista di uno storico double (campionato e coppa), guadagnandosi persino un udienza con il presidente francese Charles de Gaulle.

Oltre al campo, Mekhloufi divenne una figura chiave per il calcio algerino: allenò la nazionale e in seguito ricoprì il ruolo di presidente della federazione calcistica del paese.

Il suo lascito abbraccia sport e politica. La scelta di lasciare la Francia per la causa algerina lo trasformò in un’icona di resistenza. Anche a distanza di decenni, il suo contributo al calcio e all’indipendenza rimane indelebile.

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