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Rete di spionaggio per la Bielorussia smantellata nel cuore dell'Europa

L'Europa ha attivato un sistema operativo segreto sostenuto da un alleato russo, confermato da Eurojust a causa dei viaggi illimitati all'interno del continente.

 rapports del sistema di spionaggio bielorusso sono stati smantellati nel cuore d'Europa centrale
rapports del sistema di spionaggio bielorusso sono stati smantellati nel cuore d'Europa centrale

Rete di spionaggio per la Bielorussia smantellata nel cuore dell'Europa

Il servizio di intelligence ceco (BIS) ha fatto un importante passo avanti nel mese di settembre, smantellando una rete spionistica che beneficiava il Belarus. Questa rete, costruita dal servizio di intelligence del KGB bielorusso, operava in diversi paesi europei, compresi l'Ungheria e la Romania.

Secondo il BIS, uno dei collaboratori identificati è un ex vice capo del SIS moldavo. Si presume che un agente moldavo abbia avuto due incontri nel 2024 e nel 2025 a Budapest, in Ungheria, con gli agenti del KGB. Tuttavia, è importante notare che non ci sono informazioni verificate pubblicamente disponibili che confermino la posizione precedente di questo moldavo nel servizio di sicurezza SIS della Moldavia.

Il moldavo, che è stato arrestato in Romania, è sospettato di aver consegnato informazioni riservate al KGB. Eurojust, l'agenzia europea per la cooperazione giudiziaria penale, ha sottolineato l'importanza della cooperazione transfrontaliera nell'indagine su tali attività dannose.

Oltre al moldavo, un diplomatico bielorusso legato a questa rete è stato espulso dal Ministero degli Esteri ceco. L'espulsione della rete spionistica è un chiaro segno dell'impegno della Repubblica Ceca nel mantenere la sicurezza nazionale e contrastare lo spionaggio straniero.

La rete spionistica smantellata era una collaborazione tra i servizi di intelligence cechi, ungheresi e romeni. Questa collaborazione sottolinea l'importanza della cooperazione internazionale nel affrontare le minacce alla sicurezza complessi.

Il direttore del BIS, Michal Koudelka, ha stimato che per contrastare con successo le attività ostili in Europa, è necessario limitare il movimento dei diplomatici russi e bielorussi accreditati all'interno dell'area di Schengen. Questa proposta arriva dopo che le autorità ceche hanno espulso la giornalista bielorussa Natallia Sudliankova, accusandola di lavorare per i servizi di intelligence russi.

La capacità della Bielorussia di costruire questa rete spionistica in tutta l'Europa è un promemoria della necessità di vigilanza di fronte alle minacce alla sicurezza nazionale. La Repubblica Ceca, insieme ai suoi partner europei, continua a prendere azioni decise per proteggere i suoi cittadini e tutelare i propri interessi.

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