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Relazione di Pelchat-Rousseau

Non sono state condotte ricerche sostanziali che abbiano stabilito che i bambini affidati ad educatori velati rappresentano un rischio di 'indottrinamento', e questo ultimo rapporto smentisce tali affermazioni, afferma Julie Miville-Dechêne, ex presidente del Conseil du statut de la femme (CSF).

Il rapporto su Pelchat-Rousseau sta creando scalpore
Il rapporto su Pelchat-Rousseau sta creando scalpore

Relazione di Pelchat-Rousseau

In una recente evoluzione, il governo Legault ha manifestato l'intenzione di estendere il divieto di manifestazioni religiose ai centri di accoglienza e alle strutture di daycare sovvenzionate, a seguito del rapporto di un comitato di studio. Questa raccomandazione, cofirmata da Christiane Pelchat e dal professor di diritto Guillaume Rousseau, suggerisce che il portare simboli religiosi non è neutro.

Il comitato di studio è stato creato in risposta agli eccessi religiosi osservati alla scuola primaria di Bedford. Tuttavia, non tutti i portatori di interessi sono d'accordo con questa proposta di estensione.

Julie Miville-Dechêne, presidente del CSF, che nel 2014 era titubante riguardo ai simboli religiosi nei centri di accoglienza e nelle strutture di daycare, non è d'accordo con le affermazioni del rapporto secondo cui i bambini affidati a educatrici velate sono a rischio di "lavaggio del cervello". Inoltre, ritiene che non vi sia alcun studio che dimostri un legame reale tra il portare il velo e il fatto di fare proselitismo.

Miville-Dechêne teme che il divieto alle donne di portare simboli religiosi in un intero settore lavorativo potrebbe eliminare un'opportunità di lavoro interessante. Non è l'unica a opporsi. La Confederazione dei Sindacati Nazionali (CSN) si oppone fortemente all'idea di estendere il divieto di portare simboli religiosi alle educatrici dell'infanzia.

Anne-Marie Bellerose, presidente della FIPEQ-CSQ, menziona un impatto concreto di un simile divieto, specificamente il rapporto del comitato di studio suggerisce l'inclusione di una clausola di non discriminazione per il personale. Bellerose riconosce che molte membri portano il hijab, ma non sa esattamente quante.

Il rapporto contiene un totale di 50 raccomandazioni, tra cui una per incorniciare "manifestazioni religiose nello spazio pubblico" per i comuni. Tuttavia, Giovanna-Beatrice Carlesso, un'autrice che critica l'estensione del divieto di portare simboli religiosi ai centri di accoglienza e alle scuole materne sovvenzionate, si domanda se sia realmente necessario questo suggerimento.

Caroline Senneville, presidente della CSN, difende il laicismo statale ma si oppone a qualsiasi restrizione dei diritti e delle libertà garantiti dalle carte del Québec e del Canada. Poiché il ministro CAQ responsabile del laicismo, Jean-François Roberge, sta ancora analizzando il contenuto del rapporto, resta da vedere come si svilupperà questa questione. La Fédération des intervenantes en petite enfance du Québec (FIPEQ-CSQ) sta attualmente chiedendo informazioni sull

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