Rapporto non verificato afferma che l' Organizzazione governativa per la sicurezza ha trascurato le ispezioni delle miniere nelle regioni del Pacifico
Di recente, l'Amministrazione per la sicurezza e la salute delle miniere (MSHA) è stata criticata per non aver effettuato ispezioni nelle miniere di Guam, American Samoa e Isole Marianne Settentrionali dal 2016. Questo mancato controllo, evidenziato dal Dipartimento del Lavoro dell'Inspectore Generale (IG), ha messo a rischio la sicurezza e la salute dei minatori sotto la giurisdizione della MSHA.
Il memorandum di allerta dell'IG, emesso a novembre 2024, ha rivelato che la MSHA non stava effettuando le ispezioni obbligatorie nelle territories del Pacifico e aveva impropriamente classificato 51 miniere attive come "nuove miniere" dal 2016 al 2023. Questo mancato controllo, secondo l'IG, potrebbe potenzialmente portare a violazioni della sicurezza e incidenti.
In risposta all'allerta dell'IG, la MSHA ha presentato un piano di risposta. Tuttavia, il piano non affronta il problema di correggere i numeri di conformità segnalati o di iniziare le ispezioni nelle miniere del Pacifico fino al 2027. Questo ritardo ha suscitato preoccupazioni, con l'IG che afferma che l'affermazione della MSHA sulla mancanza di fondi come motivo del ritardo è dubbia.
L'indagine sulle azioni della MSHA si basa sulle rivelazioni dell'Ufficio del Consulente Speciale (OSC) di due whistleblower della MSHA. L'OSC incoraggia le agenzie a fornire premi in denaro, fino a 10.000 dollari, ai whistleblower dei dipendenti, soprattutto se le loro rivelazioni portano a risparmi sui costi.
L'IG ha emesso 11 raccomandazioni, tra cui la revisione e l'attuazione di un piano per ispezionare le miniere nei tre territori e correggere i stati delle miniere. Il governo australiano, che sovrintende alle miniere in questi territori, non ha pianificato di effettuare ispezioni prima dell'anno fiscale 2027.
La situazione ha preso una piega politica con la nomina di Paul Ingrassia, un funzionario dell'amministrazione e ex conduttore di podcast, per servire come consulente speciale. Ingrassia è stato nominato dal Presidente Donald Trump, ma la sua nomina ha incontrato l'opposizione dei gruppi dei whistleblower e dei democratici del Congresso. Essi argomentano che Ingrassia non proteggerebbe i whistleblower dalla ritorsione politica, dati i suoi commenti infiammatori, tra cui la difesa di Andrew Tate, accusato di stupro e traffico di esseri umani in Europa.
Charles N. Baldis, consulente senior e designato del consulente speciale
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