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Proteste mortali in Nepal dopo la repressione dei social media da parte del governo

L'instabilità si è accentuata dopo il blocco di oltre venti reti sociali, poiché le autorità hanno dichiarato che queste piattaforme non avevano rispettato le directives per registrare le loro società nel paese.

Scontri mortali in Nepal a causa di manifestazioni contro le restrizioni sui social media
Scontri mortali in Nepal a causa di manifestazioni contro le restrizioni sui social media

Proteste mortali in Nepal dopo la repressione dei social media da parte del governo

Al centro di Kathmandu, Nepal, la città ha assistito a violenti scontri tra la polizia e migliaia di manifestanti in un giorno destinato a rimanere nella storia. Gli eventi si sono svolti il 16 agosto 2023, con il primo ministro, Khadga Prasad Sharma Oli, ancora al comando del governo.

Le manifestazioni sono iniziate in modo deciso, con i manifestanti che hanno sfondato le recinzioni, costringendo la polizia antisommossa a ritirarsi e circondando il palazzo del parlamento. La situazione è degenerata rapidamente, portando a uno scontro in cui la polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti, con più di una dozzina di morti e centinaia di feriti.

La violenza ha portato le autorità a imporre il coprifuoco in alcune parti di Kathmandu, comprese le aree intorno al parlamento e alla casa del presidente. La mossa del governo è stata accolta con sospetto, con i manifestanti che credono che sia un tentativo di indebolire la società aperta del Nepal e minare la libertà di stampa.

I gruppi per i diritti umani hanno fatto eco a queste preoccupazioni, definendo le azioni del governo come un tentativo di limitare la libertà di espressione e violare i diritti fondamentali. Il governo, however, ha difeso le sue azioni, sostenendo che i social network non hanno ripetutamente registrato le loro compagnie ufficialmente in Nepal.

Il tumulto a Kathmandu non era solo un problema locale. Era un riflesso della politica turbolenta del Nepal, nata dagli anni di rivoluzione maoista contro la monarchia di 239 anni, diventando una repubblica nel 2008. Il primo ministro attuale, KP Sharma Oli, sta affrontando la sua sfida più grande con queste manifestazioni.

Le manifestazioni non si sono limitate a Kathmandu. Sono state segnalate anche manifestazioni violente nella città orientale di Itahari, con altri due morti.

Le azioni del governo si sono estese anche al mondo digitale. Nel 2023, il Nepal ha bandito TikTok, accusando la piattaforma di disturbare l'armonia sociale, la buona volontà e la diffusione di materiali indecenti. Il divieto è stato revocato l'anno scorso dopo una serie di impegni da parte dei dirigenti di TikTok per rispettare le leggi locali. Tuttavia, il governo ha recentemente deciso di bloccare 26 piattaforme dei social media, una mossa che i manifestanti credono sia una forma di censura per controllare i contenuti critici del governo e punire gli oppositori.

La decisione di bloccare queste piattaforme è stata ampiamente criticata come uno strumento di censura e un mezzo per punire gli oppositori del governo che esprimono le loro proteste online. La legge proposta è stata criticata per la sua natura autocratica, invasiva e restrittiva, che consente ai burocrati di chiudere le piattaforme dei media, revocare le licenze dei giornalisti, bandire le organizzazioni non governative e intercettare le telefonate, leggere le email e seguire i cittadini.

La manifestazione di lunedì è stata battezzata come la protesta della Generazione Z, riferendosi alle persone nate tra il 1995 e il 2010. Le manifestazioni sono un tributo all'importanza delle piattaforme dei social media per questi giovani nepalesi, non solo come mezzo di intrattenimento, ma come un collegamento cruciale con le famiglie nepalesi sparse in tutto il mondo e come una piattaforma per far sentire le loro voci.

Molte piccole e medie imprese commerciano anche attraverso queste piattaforme dei social media, rendendo la decisione del governo di bloccare queste piattaforme un colpo significativo per l'economia.

Gli eventi a Kathmandu servono come un promemoria

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