Prolungamento della durata di sopravvivenza per i pazienti con cancro al cervello sottoposti a terapia immunitaria intensiva
In un importante sviluppo per il trattamento del glioblastoma, uno studio clinico di fase III ha mostrato risultati promettenti per una terapia immunitaria personalizzata. Il vaccino DCVax®-L, sviluppato da Northwest Biotherapeutics, ha dimostrato un'estensione della sopravvivenza per sia i pazienti con glioblastoma diagnosticato di recente che quelli ricorrenti.
Il glioblastoma, la forma più comune e letale di tumore cerebrale primitivo, ha visto pochi progressi nella terapia negli ultimi 20 anni. Con le terapie standard, i pazienti sopravvivono in genere circa 15-17 mesi dalla diagnosi, con il tumore che ricorre circa 6-8 mesi dalla diagnosi e i pazienti che sopravvivono circa 7-9 mesi dopo la ricorrenza.
Il vaccino DCVax®-L, testato all'Istituto Oncologico Wilmot dell'Università di Rochester e in altri centri internazionali, offre speranza per un'estensione significativa della vita dei pazienti con glioblastoma per la prima volta in 20-30 anni.
Il vaccino è fatto dalle cellule immunitarie del paziente e dagli antigeni di un campione del tumore del paziente. Viene somministrato attraverso sei iniezioni intradermiche nel braccio superiore nel primo anno, con due iniezioni di manutenzione all'anno Subsequently.
Lo studio clinico di fase III, riportato su JAMA Oncology, mostra che i pazienti diagnosticati di recente trattati con il vaccino sono sopravvissuti per una mediana di 22,4 mesi dopo l'intervento chirurgico, e il 13% dei pazienti ha sopravvissuto almeno cinque anni. Per i pazienti con glioblastoma ricorrente, la sopravvivenza mediana dalla ricorrenza è stata di 13,2 mesi.
Lo studio ha anche riportato che il vaccino è stato ben tollerato, con solo cinque eventi avversi gravi considerati probabilmente correlati al trattamento. Questi includevano tre casi di edema intracranico, un caso di nausea e un caso di infezione dei linfonodi.
Kevin A. Walter, M.D., ricercatore e professore di Wilmot, ha svolto il ruolo di principale investigatore dello studio al Centro Medico dell'Università di Rochester. Ha dichiarato che la terapia immunitaria personalizzata potrebbe essere un cambiamento di gioco per il glioblastoma.
I ricercatori e lo sponsor dello studio lavoreranno con la FDA per determinare il modo migliore per portare questo vaccino ai pazienti in base a questi dati promettenti. Tuttavia, è importante notare che il vaccino DCVax®-L non è stato ancora approvato dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti.
Questo è il primo significativo progresso tra i pazienti con glioblastoma diagnosticato di recente negli ultimi 20 anni e anche la prima volta in quasi 30 anni che un trattamento ha mostrato una tale estensione della sopravvivenza nei pazienti con glioblastoma ricorrente. La notizia porta nuova speranza per i pazienti e le loro famiglie e rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro questa malattia devastante.
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