Il Presidente francese, Macron, ha ricevuto un'accoglienza iniziale sfavorevole al suo arrivo in Israele. - Presidente francese Emmanuel Macron non ricevuto come ospite dal ministro degli Esteri israeliano
Nel cuore di settembre 2025, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ospiterà un dibattito che si annuncia come un punto di svolta significativo nel conflitto in corso tra palestinesi e israeliani. La discussione, prevista per l'ultima settimana del mese, ha suscitato un forte interesse a livello globale.
Il conflitto è esploso in modo drammatico il 7 ottobre 2023, quando l'organizzazione palestinese islamista Hamas e i suoi alleati hanno lanciato un attacco contro Israele. Secondo i resoconti israeliani, oltre 1.200 persone sono state uccise durante l'attacco. In risposta, Israele ha intrapreso operazioni militari su larga scala nella Striscia di Gaza. Tuttavia, le cifre delle vittime fornite dalle autorità di Hamas, che parlano di oltre 64.000 morti, restano non verificate.
Dopo questo attacco, si è aperta una divisione tra le potenze mondiali riguardo al riconoscimento di uno stato palestinese. Francia, Regno Unito e Canada hanno annunciato l'intenzione di unirsi all'iniziativa francese riguardo alla Palestina. Recentemente, il Belgio si è unito al Regno Unito e alla Francia nel riconoscere uno stato palestinese, con la speranza che almeno 10 paesi seguiranno il loro esempio.
Tuttavia, non tutti i paesi la pensano così. Gli Stati Uniti e Israele hanno criticato duramente questi passi, con il Segretario di Stato americano Marco Rubio che ha definito l'iniziativa francese "una decisione avventata che serve solo alla propaganda di Hamas". Il governo tedesco, pur riconoscendo la necessità di una soluzione negoziata, ha dichiarato che il riconoscimento di uno stato palestinese non è un'opzione per loro a breve termine. Il Ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul (CDU), considera il riconoscimento di uno stato palestinese "piuttosto alla fine" di un processo di negoziazione. Il governo tedesco non ha specificato un calendario per quando potrebbe considerare il riconoscimento di uno stato palestinese.
La situazione ha anche pesato sulle relazioni diplomatiche. Il Presidente francese Macron non è al momento il benvenuto in Israele, e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato i passi annunciati come "una ricompensa per il terrore".
Mentre il mondo osserva, il dibattito dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite si annuncia come un momento cruciale nel conflitto in corso tra palestinesi e israeliani. L'esito potrebbe plasmare il futuro della regione e mettere alla prova la determinazione delle potenze mondiali nella loro ricerca della pace.
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