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Potenziali ritardi inutili nella cura degli ictus

I risultati dello studio pubblicati su JAMA Surgery suggeriscono che le dichiarazioni di riduzione del rischio per gli ictus perioperatori potrebbero essere eccessivamente cautele, causando il rinvio ingiustificato degli interventi chirurgici.

Ritardi Innecessari Nelle Cure Per L'clock Potenzialmenteער Caused by Linee Guida Correnti
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Potenziali ritardi inutili nella cura degli ictus

Nuovo Studio Mette in discussione le Linee Guida Attuali per le Procedure Chirurgiche Dopo un Ictus

Un nuovo studio, guidato da Laurent Glance, M.D., professore al University of Rochester Medical Center, ha messo in discussione le attuali linee guida conservatrici per le procedure chirurgiche dopo un ictus. Lo studio, pubblicato su JAMA Surgery, ha rilevato che una persona che sottopone a una procedura chirurgica poco dopo aver subito un ictus può essere otto volte più a rischio di soffrire di un ictus perioperatorio, definito come verificatosi entro 30 giorni dalla chirurgia.

Lo studio ha utilizzato un database Medicare per esaminare le cartelle cliniche di oltre 5,8 milioni di persone di 66 anni o più che hanno subito un'intervento chirurgico non neurologico e non cardiaco tra gennaio 2013 e novembre 2018. I risultati aprono la strada a sforzi per comprendere e stratificare e mitigare il rischio di ictus perioperatorio.

Curtis Benesch, M.D., direttore medico del UR Medicine Comprehensive Stroke Center, ha fatto parte di un panel convocato dall'American Heart Association/American Stroke Association (AHA/ASA) per redigere la dichiarazione scientifica su questo argomento. La dichiarazione scientifica è stata emessa dall'AHA/ASA nel 2021.

Lo studio ha rilevato che il rischio di ictus ricorrente è più alto entro i tre mesi da un ictus precedente e si livella a nove mesi. L'incidenza di ictus perioperatorio era rara nei pazienti senza storia di ictus (0,3%). Tuttavia, i pazienti che hanno subito un intervento chirurgico elettivo entro 30 giorni da un ictus erano otto volte più a rischio di soffrire di un ictus perioperatorio.

Inoltre, le persone che hanno subito un intervento chirurgico elettivo entro 30 giorni da un ictus erano tre volte più a rischio di essere dimessi in una struttura di cure palliative e due e mezzo volte più a rischio di morte. Lo studio suggerisce che le attuali raccomandazioni di attendere almeno sei mesi dopo un ictus per la chirurgia non urgente potrebbero essere troppo conservative.

Lo studio è stato sostenuto con il finanziamento dell'Istituto Nazionale per la Vecchiaia. Oltre a Laurent Glance e Curtis Benesch, il gruppo di medici nominato dall'American Heart Association/American Stroke Association per redigere una dichiarazione scientifica includeva Emelia J. Benjamin e altri membri del Comitato di Statistica dell'American Heart Association e del Sottocomitato di Statistica dell'Ictus.

I risultati di questo studio hanno implicazioni significative per le cure, soprattutto per quanto riguarda le procedure semi-urgenti, come la chirurgia del cancro. Lo studio evidenzia l'importanza di una attenta considerazione e pianificazione quando si programmano interventi chirurgici per i pazienti ictus, tenendo conto del rischio aumentato di ictus perioperatorio e di altre complicazioni.

In conclusione, lo studio mette in discussione le attuali linee guida conservatrici per le procedure chirurgiche dopo un ictus e suggerisce che potrebbe essere necessario un approccio più raffinato per bilanciare i rischi e i benefici della chirurgia per i pazienti ictus. Sono necessari ulteriori studi per comprendere e mitigare il rischio di ictus perioperatorio in questa popolazione.

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