Perdita di libido e sconvolgimento emotivo: lamento la scomparsa del desiderio sessuale
Nel recente episodio della rubrica di consigli di Psych Central "Sesso, Amore e Tutto il Resto", la scrittrice di sesso e relazioni Morgan Mandriota affronta le sfide di mantenere l'intimità durante l'assunzione di antidepressivi. La columnist, che assume inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs) per la propria depressione, condivide la propria esperienza e offre strategie per far fronte agli eventuali effetti collaterali sessuali di questi medicinali.
La scrittrice riconosce che i cambiamenti nella funzione sessuale, come il diminuito interesse per il sesso, la difficoltà nell'eccitarsi o nel mantenere l'eccitazione e la difficoltà nell'orgasmo, possono essere un problema. Tuttavia, rassicura i lettori che la loro sessualità è ancora un aspetto integrante della loro identità e questi cambiamenti sono spesso temporanei, scomparendo con il tempo.
La psicoterapeuta di New York Sam Silor nota che questi cambiamenti sono comuni e sottolinea l'importanza di una comunicazione aperta e onesta con i partner riguardo alla mancanza di libido. Silor incoraggia a godere delle sensazioni come i sapori, gli odori e le sensazioni senza fissare l'obiettivo dell'orgasmo. Inoltre, consiglia di rilassarsi e di centrare l'obiettivo del piacere invece.
La scrittrice consiglia ai lettori di avere pazienza e di aspettare prima di apportare qualsiasi modifica. La ricerca suggerisce che gli SSRIs possono causare disfunzione sessuale in alcune persone e potrebbe volerci da 4 a 12 settimane per notare i cambiamenti nei sintomi legati alla libido. Se la libido non torna dopo settimane o mesi, si consiglia di parlare con uno psicoterapeuta, uno psichiatra o un professionista della salute mentale riguardo alla riduzione della dose, al cambio della prescrizione o alle strategie di coping.
La scrittrice invita i lettori a inviare domande anonime sulla salute mentale, il sesso e l'intimità. Inoltre, incoraggia i lettori a non esercitare pressioni su se stessi per fare sesso o sentirsi colpevoli per non volerlo. Il piacere, dice, non deve essere necessariamente sessuale e può includere attività come mangiare il proprio dolce preferito, coccolarsi, fare un bagno schiuma, ricevere un massaggio, fare una corsa o dedicarsi ai propri hobby.
La scrittrice conclude sottolineando di essere ancora intera, con un partner amorevole e di supporto, un impegno verso la guarigione, la curiosità verso la crescita e tutte le altre belle cose della vita che portano gioia. Ricorda ai lettori che la loro sessualità è ancora un aspetto essenziale della loro identità, anche se l'accesso immediato alla libido è perso.
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