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Per un approccio più solido è necessaria una strategia di riforma rafforzata nelle politiche del Consiglio sui veicoli fuori uso

L'organizzazione degli organisms fornitore dell'automobilistica in Europa incalza per la chiarificazione nella politica e nell'ulteriore sostegno per gli obiettivi di rimanufacturing e riciclaggio del settore automotive, a seguito dell'endorsement del Consiglio per la Regolamentazione dei...

Strategia di Riconitazione Rinforzata Necessaria nella Posizione del Consiglio su Regolamentazione...
Strategia di Riconitazione Rinforzata Necessaria nella Posizione del Consiglio su Regolamentazione dei Veicoli a Fine Vita

Per un approccio più solido è necessaria una strategia di riforma rafforzata nelle politiche del Consiglio sui veicoli fuori uso

Per avanzare la sostenibilità e l'economia circolare nell'industria automobilistica, l'associazione europea dei fornitori automotive ha espresso le sue preoccupazioni e richieste politiche chiave. Benjamin Krieger, Segretario Generale dell'associazione, ha sottolineato l'importanza di questi sforzi e la necessità di chiarezza normativa e di un sostegno più forte per il rimanufacturing automotive.

Krieger ha dichiarato che la circolarità non è solo riciclaggio; si tratta di mantenere prodotti e materiali al loro valore più alto il più a lungo possibile. L'associazione promuove l'espansione dell'ambito degli obiettivi di plastica riciclata, comprese sia le plastiche pre che post-consumo, in particolare dalla produzione automobilistica.

Una delle richieste politiche principali dell'associazione è il rafforzamento del sostegno per il rimanufacturing. Krieger ha evidenziato che senza un quadro normativo coerente, questi sforzi rischiano di essere vanificati. Ha inoltre richiesto una definizione chiara e inclusiva di rimanufacturing che riconosca i prodotti restituiti in condizioni pari al nuovo con piena garanzia.

Per sfruttare appieno il potenziale dell'economia circolare, Krieger ha richiesto chiarezza normativa sul rimanufacturing e obiettivi realistici per il contenuto riciclato che riflettano le capacità dell'industria. Ha inoltre specificato la necessità di una definizione completa della plastica, comprese le termoplastiche e gli elastomeri, e una clausola di revisione per ajustare gli obiettivi in base alla disponibilità di materia prima e ai progressi tecnologici.

L'associazione ha anche richiesto neutralità tecnologica, dando lo stesso peso al riciclaggio chimico e meccanico. La terminologia coerente per nuclei e componenti dovrebbe essere garantita, allineata con le regole di omologazione UE. La distinzione legale tra rifiuti e parti per il rimanufacturing dovrebbe essere chiarita, non solo per i veicoli a fine vita, ma anche per quelli ancora in uso.

Il linguaggio che rappresenta in modo fuorviante le parti rimanufatturate come di qualità inferiore dovrebbe essere evitato. L'associazione rimane impegnata a collaborare costruttivamente con le istituzioni UE, tra cui la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea, per garantire che la Direttiva ELV (Veicoli a Fine Vita) supporti gli obiettivi di sostenibilità dell'Europa senza compromettere l'innovazione o la competitività industriale.

Di recente, il Consiglio ha adottato una posizione sulla Regolamentazione Veicoli a Fine Vita (ELV). Il sito web dell'associazione sostiene un obiettivo del 25% per il contenuto di plastica riciclata, a condizione che siano soddisfatte le condizioni sopra menzionate. L'associazione si augura di continuare i suoi sforzi collaborativi con le istituzioni UE per plasmare un futuro sostenibile e innovativo per l'industria automobilistica.

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