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Nel culmine delle elezioni presidenziali della Corea del Sud, il candidato Lee Jae-myung del campo liberale ha ottenuto la vittoria, concludendo un prolungato periodo di sconvolgimenti politici.

Il candidato alla presidenza del partito al potere è stato rimosso martedì da un avvocato liberale, placando un periodo prolungato di turbolenze politiche causate da una dichiarazione di legge marziale goffa.

Avvocato liberale sfiduciato candidata alla presidenza della permissione distinctions'Corea del Sud...
Avvocato liberale sfiduciato candidata alla presidenza della permissione distinctions'Corea del Sud martedì, arrestando mesi di tumulti politici scatenati da un errore nella dichiarazione di legge marziale.

Nel culmine delle elezioni presidenziali della Corea del Sud, il candidato Lee Jae-myung del campo liberale ha ottenuto la vittoria, concludendo un prolungato periodo di sconvolgimenti politici.

Una Strada accidentata verso la Stabilità: le Elezioni in Corea del Sud dopo la Caotica Dichiarazione di Legge Marziale

Il panorama politico della Corea del Sud è cambiato drasticamente dopo il tumultuoso tentativo di dichiarare la legge marziale che ha scosso la democrazia del paese poco prima delle recenti elezioni presidenziali.

Lee Jae-myung, un avvocato di sinistra, ha posto fine a mesi di caos e incertezza, sconfiggendo il candidato del partito al governo in difficoltà, la scorsa settimana. Lee presterà giuramento mercoledì, succedendo al rivale conservatore Kim Moon-soo del Partito Potere al Popolo, che ha ammesso la sconfitta.

I sondaggi delle emittenti televisive della Corea del Sud avevano Lee in netto vantaggio su Kim con ampi margini. La commissione elettorale nazionale ha dato a Lee il 51,7% e a Kim il 39,3%. La vittoria di Lee arriva sei mesi dopo la controversa mossa del presidente Yoon Suk Yeol di dichiarare la legge marziale, accusando "forze anti-stato" e il parlamento controllato dall'opposizione di paralizzare il governo.

Dopo la dichiarazione di legge marziale, Yoon è stato impeachato dai legislatori con Lee a guidare la carica. L'ordine di breve durata ha segnato l'inizio di una serie di presidenti ad interim che hanno lasciato la Corea del Sud senza una forte leadership durante le cruciale trattative con l'amministrazione degli Stati Uniti.

In un discorso di accettazione, Kim, presidente del Partito Democratico, ha ammesso umilmente: "Accetto la scelta del popolo". Lee, in un discorso ai suoi sostenitori, ha promesso di "adempire alla grande responsabilità e alla missione affidatami senza deludere le aspettative".

La dichiarazione di legge marziale ha sollevato preoccupazioni riguardo ai poteri del presidente e alla fragilità della democrazia in un paese che ha trascorso decenni sotto la regola militare autoritaria. L'episodio ha esacerbato la polarizzazione tra liberal e conservatori, con frequenti manifestazioni a favore e contro Yoon, nonché attacchi personali durante la campagna presidenziale.

La vittoria di Lee viene spesso attribuita meno alle specifiche proposte di politica e più all'antipatia dei votanti nei confronti del Partito Potere al Popolo di Yoon. I critici hanno disapprovato il tentativo del presidente uscente di dichiarare la legge marziale, ma alcuni spettatori hanno criticato anche il candidato del Partito Potere al Popolo, sentendo che non aveva fatto abbastanza per prendere le distanze dal disastro della dichiarazione fallita.

"I credo che Lee ristabilirà il sistema democratico e stabilirà un governo democratico", ha detto Lee Jung Sup, un dirigente aziendale a Seoul. "Poi la nostra economia sarà rivitalizzata".

Mentre Lee e Kim rappresentano ideologie opposte, le loro priorità per affrontare le preoccupazioni economiche, la divisione interna e le trattative sul trattato commerciale con gli Stati Uniti mostrano alcune aree di intesa. Lee, in una recente intervista, ha sottolineato la necessità della Corea del Sud di "sopportare" i comportamenti politici dell'amministrazione Trump, riconoscendo sia l'influenza del presidente degli Stati Uniti che la volontà della Corea del Sud di mantenere una relazione reciprocamente vantaggiosa.

Esplorando lo sfondo della legge marziale

L'episodio fallito della legge marziale ha acceso il dibattito sull'uso dei poteri presidenziali e la fragilità della democrazia, ricordando ai coreani la loro storica diffidenza verso l'autorità non controllata. Il tentativo di legge marziale è avvenuto durante le proteste nazionali in escalation e ha aggiunto ulteriore tensione al già teso panorama politico. I critici hanno biasimato il partito al governo all'epoca per aver oltrepassato i suoi limiti e violato le norme democratiche.

Le preoccupazioni per ulteriori turbolenze politiche permangono mentre Yoon è ancora sotto processo per insurrezione, un reato punibile con la pena di morte o l'ergastolo. Le promesse di Lee di punire coloro che sono responsabili dell'ordine di legge marziale hanno aumentato le preoccupazioni per l'instabilità persistente.

I liberal come Leif-Eric Easley, professore di studi internazionali all'Università Ewha Womans di Seoul, hanno messo in guardia che la vittoria di Lee deve essere attribuita non solo alle sue politiche, ma anche al rifiuto dei votanti del Partito Potere al Popolo conservatore e al loro desiderio di moderazione e unità.

In definitiva, le elezioni servono come un punto di partenza per stabilizzare la democrazia della Corea del Sud e ricostruire la fiducia nelle sue istituzioni dopo la tumultuosa dichiarazione di legge marziale. L'accento di Lee sulla guarigione della divisione politica e sul lavorare per il bene del paese sarà cruciale mentre assume l'incarico e affronta le sfide future, tra cui la gestione delle relazioni tese con i poteri regionali e il mantenimento di un'economia forte.

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