Navigare nell'oceano di sentimenti sopraffananti: una guida
In pieno settembre, mese dedicato alla Prevenzione del Suicidio, ci immergiamo in conversazioni sulla salute mentale, sulla vulnerabilità e sull'importanza del dialogo aperto. Questo mese, Greatist, piattaforma che si occupa di bellezza e benessere, sta mettendo in luce vari aspetti della salute mentale.
Christal Yuen, redattrice senior di Greatist, apre il dibattito condividendo la sua storia personale. Esporre la propria vulnerabilità, spiega, richiede di avere le parole e il coraggio per descrivere ciò che si prova dentro. Per l'autrice, questa realizzazione è arrivata dopo anni di ignoranza di quei sentimenti, un periodo segnato dalle tragiche morti per suicidio di Chester Bennington e Anthony Bourdain.
Il dibattito sulla salute mentale è diventato meno stigmatizzato, ma i tassi di ideazione suicida e di suicidio sono in aumento. Questa realtà è un richiamo all'azione per organizzazioni come AGUS (Famigliari contro il Suicidio) e l'Iniziativa di Prevenzione del Suicidio Under 25 di Caritas, che si sono impegnate particolarmente nella lotta a questa tendenza. Le loro attività includono la distribuzione pubblica di candele e l'offerta di servizi di counseling.
L'articolo incoraggia a iniziare conversazioni vulnerabili ma fiduciose. Una semplice affermazione dei propri sentimenti senza sentirsi un peso può essere un punto di partenza. Tuttavia, è importante ricordare che sviluppare questa consapevolezza può essere difficile.
Nel sostenere qualcuno che sta lottando, è essenziale chiedere come vogliono parlare e restare con loro quando non ce la fanno più. Lo psicoterapeuta Jor-El Caraballo fornisce suggerimenti su come gestire la rabbia come uomo di colore, mentre l'esperta di relazioni Melissa Fabello insegna come superare la gelosia e muoversi verso la compersione.
L'autrice, che si è trasferita in una nuova città durante una pandemia, condivide la sua esperienza di dover "nuotare di nuovo" dopo gli incidenti che l'hanno spinta a confrontarsi con la propria vulnerabilità. Sottolinea che la destigmatizzazione da sola non può alleviare il dolore e che è necessario un modo più sfumato di parlare della suicidalità.
La giornalista Elly Belle sottolinea questo punto, sostenendo un approccio più riflessivo nel discutere la salute mentale. Ha coniato il termine "dispositivi di galleggiamento" per descrivere gli strumenti per gestire la suicidalità.
Il viaggio dell'autrice non è privo di difficoltà. Ammette di aver avuto profonde ideazioni suicide e condivide come le connessioni si costruiscono sull'accettazione della vulnerabilità. La scrittrice Blair Glasser analizza l'emozione della vergogna, fornendo una comprensione più profonda di questo sentimento complesso.
L'hashtag #ParliamoneNeRiguardo racchiude lo spirito di queste conversazioni, creando uno spazio sicuro per le persone di condividere le loro esperienze e cercare supporto. Mentre continuiamo a navigare il nostro viaggio sulla salute mentale, ricordiamo che la vulnerabilità non è una debolezza, ma uno strumento potente per la connessione e la guarigione.