Molte persone si radunano in Australia per protestare contro l'elevato numero di immigrati
Il 31 agosto 2020, decine di migliaia di australiani hanno preso le strade delle principali città del paese per partecipare ai raduni 'March for Australia'. Queste manifestazioni pubbliche sono state un proseguimento della insoddisfazione per le attuali politiche sull'immigrazione in Australia, con l'obiettivo principale di esprimere l'opposizione all'immigrazione di massa.
I raduni 'March for Australia' a Sydney e Melbourne hanno attirato un gran numero di partecipanti. A Sydney, fino a 8.000 persone hanno partecipato, molte sventolando bandiere australiane. A Melbourne, l'evento è stato altrettanto grande, con i manifestanti che esprimevano preoccupazioni sull'impatto dell'immigrazione di massa su vari aspetti della vita in Australia.
I manifestanti credono che le loro comunità siano spinte al limite dall'aumento dell'immigrazione. Affermano che questa sta mettendo sotto pressione l'edilizia abitativa, i salari, i servizi pubblici e la coesione culturale. Il gruppo ha affermato che i politici mainstream mancano del coraggio di affrontare le loro preoccupazioni.
La manifestazione di Sydney ha avuto una forte presenza della polizia e non sono avvenuti incidenti di rilievo. Tuttavia, a Melbourne, si è vociferato che la polizia abbia utilizzato spray al pepe durante il raduno. A Sydney si è svolta una contro-manifestazione, che ha attirato un pubblico più piccolo.
I raduni 'March for Australia' sono stati una manifestazione pubblica di insoddisfazione per le attuali politiche sull'immigrazione in Australia. I manifestanti hanno richiesto azioni per affrontare i problemi causati dall'aumento dell'immigrazione.
È importante notare che i raduni 'March for Australia' del 31 agosto 2020 sono stati avviati e sostenuti da vari politici e commentatori di estrema destra, tra cui la leader di One Nation Pauline Hanson, il senatore Malcolm Roberts, il deputato Bob Katter e il gruppo neonazista National Socialist Network. La manifestazione di Sydney è stata apparentemente organizzata da un nazionalista pseudonimo di nome Bec Freedom.
I raduni 'March for Australia' a Sydney e Melbourne avevano l'obiettivo di sensibilizzare sull'impatto dell'immigrazione di massa su vari aspetti della vita in Australia. Questi raduni hanno rappresentato un'espressione pubblica significativa di malcontento per le attuali politiche sull'immigrazione in Australia e hanno evidenziato le preoccupazioni di molti australiani per il futuro delle loro comunità. Le proteste hanno continuato a verificarsi nelle principali città di tutto il paese, indicando che si tratta di un argomento di preoccupazione continua per molti australiani.
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