Molte organizzazioni subiscono attacchi informatici contro sistemi di intelligenza artificiale, con sforzi di rilevamento notevolmente in ritardo.
In un recente rapporto, SoSafe, un'azienda leader nella cybersecurity, ha evidenziato la crescente preoccupazione per gli attacchi AI-driven sulle organizzazioni a livello mondiale. Il rapporto, intitolato "SoSafe 2025 Cybercrime Trends", rivela che l'87% delle organizzazioni ha subito un attacco cyber AI-driven nell'ultimo anno.
Secondo il rapporto, l'AI sta aumentando in modo drammatico la sofisticazione e la personalizzazione degli attacchi informatici, consentendo attacchi multicanale che combinano tattiche su email, SMS, social media e piattaforme di collaborazione. Questa tendenza è preoccupante poiché il 55% delle imprese non ha ancora implementato completamente i controlli per gestire i rischi associati alle loro soluzioni AI interne.
Il World Economic Forum's Global Cybersecurity Outlook 2025 conferma questo, segnalando un aumento del 223% del commercio di strumenti legati ai deepfake sui forum del dark web tra il Q1 2023 e il Q1 2024. Le tecniche di ostruzione, come i metodi AI-generati per mascherare le origini e l'intento degli attacchi, sono la principale preoccupazione per il 51% dei responsabili della sicurezza.
Andrew Rose, CSO di SoSafe, ha commentato che l'AI è uno dei più grandi alleati nella protezione delle organizzazioni contro le minacce sempre più evolute. Tuttavia, ha anche notato che presenta nuove sfide, in particolare nella rilevazione. Nonostante le sfide, il 96% dei rispondenti ha riconosciuto l'importanza della rilevazione degli attacchi AI-based.
Lo studio, che ha incluso contributi da 600 professionisti della sicurezza e clienti a livello globale in 10 paesi, ha rilevato che solo il 26% dei professionisti della sicurezza ha una alta fiducia nella propria capacità di rilevare gli attacchi AI-based. Poiché la consapevolezza della cybersecurity è fondamentale per utilizzare in modo efficace la sicurezza AI-driven, il rapporto sottolinea l'importanza dei dipendenti informati che possono riconoscere e rispondere alle minacce AI-driven.
SoSafe ha inoltre evidenziato l'impatto potenzialmente trasformativo dell'AI nella difesa dalla cybersecurity. L'AI può essere utile nell'addestramento dei dipendenti, nella correlazione degli allarmi di sicurezza e nell'automazione delle correzioni del codice. Combinando l'esperienza umana, la consapevolezza della sicurezza e l'applicazione attenta dell'AI, le organizzazioni possono restare ahead of the curve e costruire difese più forti e resilienti contro le minacce informatiche.
Tuttavia, il rapporto evidenzia anche che le normative come l'EU AI Act (in vigore dal 2024) richiedono alle aziende che utilizzano l'AI di implementare politiche protettive. Le medie imprese spesso non dispongono delle risorse o dell'esperienza interne per una corretta gestione dei rischi AI, il che potrebbe significare che alcune sono in ritardo nell'adozione di misure. Non sono stati trovati nomi specifici di aziende o elenchi completi che identificano un'adeguata mitigazione dei rischi da parte delle aziende nelle fonti.
Niklas Hellemann, CEO di SoSafe, ha dichiarato che, sebbene l'AI presenti nuove sfide, è anche uno dei nostri più grandi alleati nella protezione delle organizzazioni contro le minacce sempre più evolute. Il rapporto prevede un aumento del 91% delle minacce AI-driven nei prossimi tre anni, sottolineando la necessità che le organizzazioni prendano misure proattive nella gestione dei rischi AI.
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