Ministro degli Esteri olandese si dimette a causa delle sanzioni israeliane
In un importante sviluppo politico, il Ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp ha presentato le sue dimissioni venerdì, dopo un incontro di gabinetto in cui non si è raggiunto un accordo sulle sanzioni contro Israele. La sua decisione è stata presa in un contesto di crescente preoccupazione internazionale per la crisi in corso a Gaza.
Veldkamp ha rassegnato le dimissioni perché non si sentiva in grado di prendere misure significative contro Israele, in particolare in risposta all'offensiva recente che ha causato la morte di almeno 62.192 palestinesi, per lo più civili. Questa offensiva, avvenuta a ottobre 2023, ha causato la morte di 1.219 persone, per lo più civili.
Paesi Bassi e altri 21 paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta per condannare l'approvazione da parte di Israele di un importante progetto di insediamento nella Cisgiordania. Tuttavia, Veldkamp ha ritenuto che queste misure non fossero sufficienti a far fronte alla gravità della situazione. Le sue proposte di sanzioni, che includevano la sospensione della partecipazione di Israele a un programma UE di scienza e tecnologia da 900 milioni di euro, restrizioni commerciali e divieti di visto per funzionari israeliani specifici, sono state "seriamente discusse" ma hanno incontrato resistenza in successive riunioni di gabinetto.
Le dimissioni di Veldkamp hanno portato al ritiro del Partito del Contratto Sociale Nuovo di centro-destra dalla coalizione di governo. Questa situazione ha portato il governo olandese a indire nuove elezioni per il 29 ottobre. Il Primo Ministro Dick Schoof ha espresso il suo rammarico per le dimissioni e il ritiro del partito di Veldkamp, sottolineando che si entra nella campagna elettorale in un momento difficile.
Intanto, i manifestanti dell'Aia hanno chiesto sanzioni contro Israele e l'accesso umanitario per i civili a Gaza. Le manifestazioni, che hanno attirato tra 100.000 e 150.000 persone, sono state le più grandi nei Paesi Bassi negli ultimi vent'anni.
La crisi a Gaza ha anche scatenato controversie all'interno di Israele. Lo scorso mese, i Paesi Bassi hanno dichiarato i ministri israeliani di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich persona non grata. I due ministri sono stati accusati di incitare la violenza dei coloni contro i palestinesi, di promuovere l'espansione illegale degli insediamenti e di chiamare per la pulizia etnica a Gaza. In risposta, Smotrich ha accusato i leader europei di arrendersi "alle menzogne dell'islam radicale" e all'antisemitismo in aumento. Ben-Gvir, d'altra parte, ha dichiarato che avrebbe continuato a lavorare per Israele, anche se bandito dall'Europa.
Le Nazioni Unite hanno dichiarato ufficialmente la carestia a Gaza venerdì, incolpando "l'ostruzionismo sistematico" da parte di Israele degli aiuti. I ministri degli Esteri dell'UE non sono riusciti a raggiungere un accordo su sanzioni collettive contro Israele.
Caspar Veldkamp apparteneva al partito NSC nei Paesi Bassi prima delle sue dimissioni come Ministro degli Esteri il 29 ottobre 2023. Le sue dimissioni e gli sviluppi politici successivi nei Paesi Bassi e in Israele sono prob
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