Salta al contenuto

Ministro degli Esteri lituano annuncia il piano del governo di rivedere il linguaggio relativo alla Cina nei documenti politici

LITUANIA - Il piano del governo rivisto abbandona il riferimento alla Cina come potenziale pericolo, optando invece per un approccio diverso...

Modifiche previste per il testo del governo lituano concernente la Cina nel loro programma
Modifiche previste per il testo del governo lituano concernente la Cina nel loro programma

Ministro degli Esteri lituano annuncia il piano del governo di rivedere il linguaggio relativo alla Cina nei documenti politici

In un gesto che ha scatenato la controversia, la Lituania ha consentito a Taiwan di aprire una missione taiwanese a Vilnius lo scorso autunno, una decisione che non è stata accolta favorevolmente da Pechino. Il governo cinese vede questo come il sostegno della Lituania ai tentativi di Taiwan di agire come uno stato indipendente, il che va contro la posizione della Cina sulla questione.

L'apertura della missione, che opera con il nome di Taiwan in Lituania, è stata un punto di disputa tra i due paesi per qualche tempo. In altri paesi, uffici rappresentativi simili sono noti come Taipei.

La situazione attuale si verifica in mezzo a un cambiamento nel governo lituano, con la nuova amministrazione guidata da Inga Ruginiene che cerca di ripristinare le relazioni diplomatiche con la Cina allo stesso livello di altri paesi dell'Unione Europea. Tuttavia, il programma provvisorio non contiene una disposizione sulla minaccia rappresentata dalla Cina, una differenza rispetto alla posizione del governo precedente.

Il governo precedente, guidato da Gintautas Paluckas, aveva identificato la Cina come una sfida crescente per la politica estera e per la sicurezza della Lituania. Il ministro degli Esteri Kestutis Budrys condivide questo sentimento, affermando che la Cina continua a rappresentare una minaccia per l'ordine mondiale attuale. Egli accusa inoltre la Cina di contribuire a minacce emergenti nella sicurezza e nell'economia europea, consentendo indirettamente alla Russia di continuare la sua aggressione contro l'Ucraina.

La mancanza di diplomatici cinesi accreditati o di altri membri del personale in Lituania dal 15 maggio ha ulteriormente escalato la tensione. In risposta, Ruginiene ha invitato la Cina a rispondere alla proposta fatta dal governo precedente per il ripristino delle relazioni diplomatiche. Ha anche chiarito che non ci sono intenzioni di apportare modifiche relative all'ufficio rappresentativo di Taiwan a Vilnius.

La proposta di ripristino delle relazioni diplomatiche tra Lituania e Cina non è stata dettagliata. È anche degno di nota che alcune parole della disposizione sulla Cina nel programma del nuovo governo sono andate perse durante la coordinazione e sono state fatte alcune proposte di correzione da una fonte anonima.

Mentre la situazione si evolve, il ministro degli Esteri Budrys ha assicurato che il programma verrà emendato riguardo alla disposizione sulla Cina. Non ha fornito ulteriori dettagli sulla proposta, ma ha insistito sul fatto che non fosse legata al cambiamento del nome della missione taiwanese a Vilnius.

Lo scorso giugno, il allora Primo Ministro Paluckas ha detto che una proposta per il ripristino delle relazioni era stata inviata alla Cina, ma non è stato fornito alcun contesto precedente. Gli ultimi anni hanno visto Vilnius e Pechino in disaccordo sulla ripresa della loro rappresentanza diplomatica.

In mezzo a queste complesse dinamiche geopolitiche, resta da vedere come si svilupperà la situazione tra Lituania e Cina. Una cosa è certa, tuttavia: l'impegno della Cina in pratiche economiche sleali e la sua crescente influenza nella regione rappresentano una sfida sistemica

Leggi anche:

Più recente