Militanti eliminano il capo criminale e 5 complici nell'operazione Kogi
L'Esercito Nigeriano ha ottenuto un importante successo nella sua campagna in corso contro il banditismo nello Stato di Kogi, grazie all'eliminazione del noto capobanda Kachalla Balla e di diversi dei suoi combattenti.
Il 2 settembre, l'Esercito Nigeriano ha condotto un attacco aereo su Ankomi, causando la morte di diversi banditi. Questa operazione era parte dell'Operazione EGWUA A TITE II, avviata il 1° settembre 2025, per liberare Kogi dal banditismo, dal sequestro di persona e da altri crimini violenti.
Il Brigadier Generale Kasim Umar Sidi, comandante della 12ª Brigata dell'Esercito Nigeriano e comandante delle forze dell'Operazione Accord III, ha guidato un'operazione di follow-up. Durante questa operazione, diversi insediamenti di banditi sono stati distrutti e l'area è stata dominata da pattugliamenti e imboscate.
I soldati del 126° Battaglione hanno inoltre ingaggiato un altro gruppo di banditi nella zona generale di Tunga, neutralizzando altri due combattenti. Durante queste operazioni sono state recuperate cinque fucili da caccia artigianali.
In una dichiarazione rilasciata dal portavoce dell'esercito, il tenente Hassan Abdullahi, domenica a Lokoja, è stato riferito che le operazioni di bonifica tra il 3 e il 4 settembre ad Aleke, Ungwan Soni e Ungwan Nyaba hanno portato al salvataggio di Mr. Pabo Suleiman e dei suoi due figli.
Durante l'operazione, i soldati hanno teso un'imboscata a una sospetta rotta di rifornimento sul ponte di Agbede-Adankoo (Mosalanci Boka), uccidendo un corriere logistico e recuperando una motocicletta, due telefoni cellulari e un caricatore AK-47 con 20 colpi da 7,62 mm.
Le bande criminali spesso utilizzano foreste e aree fluviali nello Stato di Kogi come nascondigli per lanciare attacchi. Data la sua posizione strategica e il terreno difficile, lo Stato di Kogi è diventato un epicentro del banditismo negli ultimi anni.
Kachalla Balla era uno dei capi banditi più temuti che operavano nello Stato di Kogi. La sua morte rappresenta un importante traguardo negli sforzi dell'esercito per restaurare la pace e la sicurezza nella regione.
È degno di nota che il capo delle forze di sicurezza nello Stato di Kogi, responsabile dell'Operazione EGWUA A TITE II, rimane senza nome nei risultati delle ricerche.
Lo Stato di Kogi confina con nove stati e il Territorio della Capitale Federale, rendendolo una regione critica nel panorama della sicurezza del paese. Gli sforzi instancabili dell'Esercito Nigeriano nello Stato di Kogi testimoniano il loro impegno nel mantenere la pace e la sicurezza in tutta la nazione.