Membri dell'equipaggio accusati di aver deliberatamente causato problemi di navigazione nel Mar Baltico
Al centro della capitale finlandese si sta svolgendo un processo importante. Il capitano e due ufficiali della petroliera "Eagle S" sono sotto processo a Helsinki, accusati di aver danneggiato i cavi sottomarini di potenza e telecomunicazioni nel Golfo di Finlandia.
L'incidente, avvenuto il 25 dicembre 2024, ha messo in allerta gli alleati della NATO nella regione del Baltico. La petroliera, che naviga sotto la bandiera delle Isole Cook, è sospettata di aver danneggiato il cavo di potenza Estlink 2 tra Finlandia e Estonia, sowie quattro cavi internet nel Mar Baltico.
Il pubblico ministero ha accusato il capitano georgiano e il primo e il secondo ufficiale, entrambi dell'India, di grave danno alla proprietà e grave interferenza con le telecomunicazioni. I costi stimati per le riparazioni ammontano almeno a 60 milioni di euro.
Tuttavia, tutti e tre gli imputati hanno negato le accuse. Il capitano ha detto alla broadcaster finlandese YLE che si è trattato di "incidente marittimo". La difesa sostiene che la Finlandia non ha giurisdizione perché i cavi sono stati danneggiati fuori dalle acque territoriali finlandesi.
L'incidente si inserisce in una serie di sospette interruzioni di cavi e gasdotti nella regione del Baltico da quando la Russia ha invaso l'Ucraina a febbraio 2022. L'incidente ha sollevato preoccupazioni su possibili attacchi cyber e fisici alle infrastrutture critiche della regione.
Il processo continua, con la pena massima per grave danno alla proprietà in Finlandia che è di dieci anni di prigione. L'esito del processo potrebbe stabilire un precedente su come gestire simili incidenti in futuro.
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