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Marocco sperimenta pannelli solari a galla per risparmiare acqua e produrre elettricità

Progetto parte in Marocco arido per minimizzare la perdita d'acqua e produrre energia rinnovabile attraverso l'uso di pannelli solari galleggianti.

Il Marocco prova pannelli solari galleggianti per conservare l'acqua e produrre elettricità
Il Marocco prova pannelli solari galleggianti per conservare l'acqua e produrre elettricità

Marocco sperimenta pannelli solari a galla per risparmiare acqua e produrre elettricità

Marocco lancia un progetto innovativo di pannelli solari galleggianti per combattere la scarsità d'acqua

Il Marocco ha avviato un progetto pilota che utilizza pannelli solari galleggianti per ridurre l'evaporazione dell'acqua e generare energia verde. Il progetto, situato in una grande riserva vicino a Tangeri, è un'iniziativa pionieristica volta a far fronte ai problemi di scarsità d'acqua del paese.

Secondo i dati ufficiali, le riserve d'acqua alimentate dalle precipitazioni sono diminuite di circa il 75% negli ultimi dieci anni rispetto agli anni '80. Ciò ha comportato una significativa perdita d'acqua, con le riserve d'acqua del Marocco che perdono l'equivalente di più di 600 piscine olimpioniche al giorno a causa dell'evaporazione nell'arco di un anno (da ottobre 2022 a settembre 2023).

Per contrastare questo problema, le autorità hanno installato più di 400 piattaforme galleggianti che sorreggono diverse migliaia di pannelli nella riserva di Tangeri. Il governo intende installare 22.000 pannelli solari nel sito, coprendo circa 10 ettari. Il sistema solare previsto è progettato per generare circa 13 megawatt di elettricità una volta completato.

Il professor Mohammed-Said Karrouk, esperto di scienze climatiche, ha descritto il progetto come "pionieristico" e ha notato che le dimensioni e la superficie irregolare della riserva potrebbero limitare la capacità di coprirla completamente con pannelli galleggianti. Tuttavia, ha sottolineato che i pannelli fotovoltaici galleggianti possono aiutare a ridurre l'evaporazione di circa il 30%.

L'elettricità generata sarebbe sufficiente per alimentare il complesso portuale di Tanger Med, un importante passo verso la produzione di energia sostenibile. Le autorità prevedono inoltre di utilizzare l'energia generata da progetti simili a Oued El Makhazine e Lalla Takerkoust.

Inoltre, le autorità prevedono di piantare alberi lungo le rive della riserva per ridurre i venti e l'evaporazione. Il regno ha già un sistema di "autostrada dell'acqua", un canale di 67 chilometri che collega la bacino del Sebou alla capitale Rabat, con progetti di espansione della rete ad altre dighe.

Karrouk ha suggerito che una priorità urgente dovrebbe essere il trasferimento dell'acqua in eccesso dalle dighe del nord alle regioni del centro e del sud del Marocco colpite dalla siccità. Ha notato che la riserva di Tangeri perde circa 3.000 metri cubi al giorno a causa dell'evaporazione nei mesi estivi, con questo numero che più che raddoppia durante questi periodi.

La tecnologia simile sta siendo testata in Francia, Indonesia e Thailandia, mentre la Cina già opera alcune delle più grandi centrali solari galleggianti del mondo. Questa iniziativa del Marocco rappresenta un importante passo verso la gestione sostenibile dell'acqua e la produzione di energia rinnovabile, facendo da esempio per altri paesi che affrontano sfide simili.

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