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Manifestanti sfidano i legislatori del Sogno Georgiano per il loro rapporto sulla guerra di agosto 2008

Manifestanti fuori dal Parlamento georgiano, che hanno causato le dimissioni degli ufficiali del partito Sogno georgiano, hanno gridato rumorosamente 'Sch schiavi, andate in Russia' mentre lasciavano l'edificio oggi.

Manifestanti entrano in conflitto con i parlamentari del Partito Sogno Georgiano riguardo ad un...
Manifestanti entrano in conflitto con i parlamentari del Partito Sogno Georgiano riguardo ad un rapporto riguardante la Guerra dell'Agosto 2008

Manifestanti sfidano i legislatori del Sogno Georgiano per il loro rapporto sulla guerra di agosto 2008

Oggi, nel cuore di Tbilisi, si è tenuta una manifestazione vicino all'ingresso principale del palazzo del parlamento, che riflette il crescente malcontento pubblico nei confronti dei risultati di una commissione d'inchiesta temporanea. La protesta era rivolta ai legislatori del partito Sogno Georgiano e si è concentrata sulla gestione del conflitto storico da parte della commissione parlamentare.

La manifestazione è iniziata dietro il palazzo del parlamento e poi si è spostata in via del 9 aprile, dove i manifestanti hanno tentato di bloccare la strada, ma la polizia ha impedito loro di farlo. I dimostranti hanno gridato slogan come "Schiaffi, andate in Russia" e "Traditori della nazione" ai legislatori in partenza.

La Commissione Parlamentare, guidata da Eka Beselia, ha condannato oggi la tortura sistematica durante il governo dell'UNM. Tuttavia, la dichiarazione della Commissione non ha menzionato il partito Sogno Georgiano e non è stata la principale causa delle proteste. Inoltre, la dichiarazione della Commissione non è stata direttamente affrontata durante le proteste.

La dichiarazione della Commissione Parlamentare è legata alle proteste per la guerra dell'agosto 2008, in quanto si concentra sulla gestione del conflitto storico da parte dell'UNM. La Commissione ha rilasciato una dichiarazione riguardo alla questione della tortura durante il governo dell'UNM.

La dichiarazione della Commissione Parlamentare non è collegata alle principali rimostranze delle proteste, che sembrano essere incentrate sulle conclusioni della commissione sulla guerra dell'agosto 2008. La dichiarazione della Commissione non ha provocato le proteste, ma è diventata un catalizzatore per il dibattito e la dissidenza pubblica.

Mentre cala la sera, la manifestazione continua, con i manifestanti che non mostrano segni di dispersione. La situazione remains tesa, ma pacifica, mentre entrambe le parti esprimono le loro opinioni sulla questione. I risultati della commissione parlamentare e le proteste che ne sono derivate sono probabili

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