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L'uso da parte delle autorità israeliane di un linguaggio genocida in riferimento alla Striscia di Gaza è stato severamente criticato dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Le massime autorità dell'Onu in Israele sono accusate di utilizzare un linguaggio esplicito 'genocida' riguardo a Gaza, come riportato il lunedì.

L'uso da parte delle autorità israeliane di linguaggio genocida riguardo a Gaza è fortemente...
L'uso da parte delle autorità israeliane di linguaggio genocida riguardo a Gaza è fortemente condannato dal Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

L'uso da parte delle autorità israeliane di un linguaggio genocida in riferimento alla Striscia di Gaza è stato severamente criticato dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Il Commissario dell'ONU per i Diritti Umani, Volker Türk, ha lanciato un monito inequivocabile alle autorità israeliane, accusandole di utilizzare un "linguaggio genocida" riguardo alla Striscia di Gaza durante un discorso al Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU.

Nel suo intervento, Türk ha espresso orrore per l'uso aperto di tale linguaggio e la deumanizzazione dei palestinesi da parte di alti funzionari israeliani. Ha sottolineato che, quasi due anni dopo l'esplosione del conflitto, "la regione grida pace".

Türk ha inoltre affermato che i territori palestinesi occupati sono già "un cimitero" e ha invitato i paesi a prendere decisioni concrete per prevenire il genocidio e evitare crimini atrocità. Ha accusato Israele di infliggere "sofferenza indescrivibile e distruzione totale" nella regione.

Il capo dei diritti dell'ONU ha inoltre sottolineato che quasi un milione di persone rimane intrappolata a Gaza City, dove l'ONU ha dichiarato ufficialmente la carestia lo scorso mese. Ha avvertito che ulteriori militarizzazione, occupazione, annessione e oppressione possono solo portare a ulteriori violenza, rappresaglie e terrore.

Israele, come gli Stati Uniti, non era presente durante la presentazione di Türk al Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU. In risposta, l'ambasciatore israeliano all'ONU a Ginevra, Daniel Meron, ha affermato che Türk "continua a minare la sicurezza dello Stato ebraico".

Le dichiarazioni di Meron sono state accolte con rabbia da Türk, che ha insistito sul fatto che Israele ha l'obbligo legale di prevenire gli atti di genocidio, punire l'incitamento al genocidio e garantire che gli aiuti raggiungano i palestinesi a Gaza.

Negli ultimi giorni, paesi come Colombia, Sud Africa, Malaysia, Canada, Regno Unito, Norvegia, Nuova Zelanda e Australia hanno preso azioni per bloccare le consegne di armi a Israele, con l'obiettivo di prevenire la violenza nei territori palestinesi occupati. L'Unione Europea ha anche imposto sanzioni contro i gruppi di coloni israeliani e sta valutando misure più ampie, comprese

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