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L'Unione europea ha deciso di limitare le relazioni commerciali con Israele, imponendo sanzioni ai funzionari governativi in risposta alle azioni di Gaza.

L'UE propone di stringere le restrizioni commerciali con Israele e di imporre sanzioni a certi ministri in risposta al conflitto nella Striscia di Gaza. L'UEFA annuncia anche il blocco immediato di circa 20 milioni di euro di aiuti bilaterali.

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L'Unione Europea propone di limitare il commercio con Israele, imporre sanzioni a certi ministri a causa delle azioni riguardanti la Striscia di Gaza

L'Unione europea ha deciso di limitare le relazioni commerciali con Israele, imponendo sanzioni ai funzionari governativi in risposta alle azioni di Gaza.

L'Unione Europea (UE) ha compiuto un passo significativo nella sua risposta al conflitto in corso a Gaza, proponendo di limitare i legami commerciali con Israele e di imporre il congelamento dei beni e il divieto di visto per i due ministri israeliani Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich.

Il conflitto è scoppiato in ottobre 2023 quando un gruppo islamista palestinese, Hamas, ha lanciato attacchi contro il sud di Israele, causando la morte di 1.219 persone, per la maggior parte civili. L'esercito israeliano stima che ci siano tra i 2.000 e i 3.000 miliziani di Hamas nella città centrale di Gaza.

Circa il 40% dei residenti della città di Gaza è fuggito a causa del conflitto in corso, portando a una crisi umanitaria. Gli sforzi dell'UE mirano a migliorare la situazione umanitaria a Gaza, non a punire Israele.

La Commissione Europea ha congelato 20 milioni di euro (23,7 milioni di dollari) di sostegno bilaterale per Israele e sta spingendo per sospendere alcune parti di un accordo di cooperazione con Israele che consente tariffe ridotte sui beni e sui prodotti industriali. La sospensione dell'accordo di cooperazione potrebbe influire su più di un terzo delle esportazioni di Israele verso l'UE, pari a circa sei miliardi di euro.

Israele ha invitato Bruxelles a non procedere con le proposte, sostenendo che la pressione attraverso le sanzioni non funzionerà. Il nome del capo della politica estera dell'UE noto per aver preso i passi più duri contro Israele è Josep Borrell.

È importante notare che, al momento, la Commissione Europea non ha ancora annunciato decisioni riguardo al congelamento dei beni o il divieto di visto per i ministri israeliani Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich.

La commissione esecutiva dell'Unione Europea spera che queste misure possano contribuire a porre fine alla violenza e a raggiungere una risoluzione pacifica del conflitto a Gaza.

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