L'Unione europea esprime il suo appoggio alle iniziative adottate dagli Stati Uniti per l'esecuzione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite concernente le condizioni in Iraq.
In un importante sviluppo, Germania, Francia e Regno Unito hanno avviato il processo per reimporre le sanzioni dell'ONU sul programma nucleare iraniano. Questo passo segue mesi di tensioni crescenti e ripetute violazioni dell'accordo nucleare del 2015 da parte di Teheran.
L'accordo nucleare, mirato a impedire all'Iran di costruire una bomba atomica, aveva anche regolamentato l'ispezione indipendente del programma nucleare iraniano. Tuttavia, dal ritiro unilaterale degli Stati Uniti nel 2018, l'Iran non ha rispettato l'accordo.
L'AIEA ha osservato che l'Iran è l'unico paese senza armi nucleari a produrre uranio vicino al livello di armi. Secondo un rapporto dell'AIEA, l'Iran aveva più di 400 chilogrammi di uranio con un livello di purezza del 60% prima dei recenti attacchi militari israeliani, un livello significativo ma ancora inferiore al 90% necessario per costruire armi nucleari.
Israele e gli Stati Uniti hanno dimostrato la loro determinazione a impedire all'Iran di costruire una bomba atomica attraverso attacchi militari. Questi attacchi hanno preso di mira le strutture nucleari di Fordo, Natanz e Isfahan e hanno portato alla morte di almeno dieci scienziati nucleari.
Teheran afferma di non cercare armi nucleari, citando un decreto religioso del Leader Supremo Ayatollah Ali Khamenei che proibisce le armi di distruzione di massa. Tuttavia, le sorti dell'uranio arricchito dopo il bombardamento delle centrali nucleari iraniane rimangono sconosciute.
I diplomatici hanno ripetutamente criticato l'Iran per il continuo rispetto dell'accordo nucleare. Un rifiuto della risoluzione potrebbe essere facilmente ottenuto da Regno Unito e Francia, in quanto hanno il diritto di veto in qualità di membri permanenti del Consiglio di Sicurezza.
Il meccanismo di scatto richiede al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di decidere entro 30 giorni se continuare a sospendere le sanzioni esistenti. Se si decide di reimporre le sanzioni, l'accordo nucleare internazionale con l'Iran diventerà definitivamente storia.
Questo passo dei paesi europei dimostra che hanno esaurito la pazienza, anche con una scadenza di ottobre alle porte. Gli Stati Uniti hanno tenuto quasi due mesi di trattative con Teheran sul programma nucleare iraniano, ma si sono arenati su un punto chiave: gli Stati Uniti hanno richiesto all'Iran di interrompere l'arricchimento dell'uranio, una richiesta fermamente respinta da Teheran.
Le sanzioni riattivate sono attese per ulteriormente indebolire economicamente l'Iran, che è già sotto severe sanzioni statunitensi che mirano principalmente al settore energetico e lo escludono in gran parte dai sistemi di pagamento internazionali. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha ricevuto una lettera dalle tre nazioni giovedì a riguardo di questa azione e la riattivazione delle misure punitive sospese un decennio fa è ora una possibilità per l'Iran.
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