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L'UE rinvia le contromisure tariffarie per 90 giorni in linea con l'azione di Trump, mantenendo l'ottimismo per i negoziati.

La Commissione esecutiva dell'UE decide di sospendere temporaneamente i suoi dazi per 90 giorni, imitando la sospensione da parte del Presidente Donald Trump dei suoi aumenti delle tariffe, consentendo possibili trattative e una possibile soluzione.

L'UE rimanda le contromisure tariffarie per un periodo di 90 giorni in linea con l'azione di Trump,...
L'UE rimanda le contromisure tariffarie per un periodo di 90 giorni in linea con l'azione di Trump, mantenendo un atteggiamento ottimista per il dialogo.

L'UE rinvia le contromisure tariffarie per 90 giorni in linea con l'azione di Trump, mantenendo l'ottimismo per i negoziati.

L'Unione Europea (UE) è attualmente impegnata in trattative commerciali con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di trovare una soluzione ai persistenti conflitti sulle tariffe. L'UE ha un pacchetto di contromisure pronte, inclusi dazi doganali ritorsivi su 20,9 miliardi di euro (23 miliardi di dollari) di beni, che sono in attesa se le trattative con gli Stati Uniti non dovessero dare risultati soddisfacenti.

Queste contromisure sono state selezionate con cura, mirate a esercitare pressione politica senza causare danni economici estesi a causa di una escalation di dazi doganali a titoli di scambio. I beni target rappresentano solo una piccola frazione dei 1.6 trilioni di euro (1.8 trilioni di dollari) di commercio annuale tra Stati Uniti e UE.

I dazi doganali erano previsti per entrare in vigore in fasi, con alcuni programmati per il 15 aprile, altri per il 15 maggio e alcuni per il 1° dicembre. Tuttavia, l'UE ha scelto di sospendere queste misure ritorsive per 90 giorni, dando alle trattative una possibilità.

Le contromisure dell'UE potrebbero colpire le aziende tecnologiche degli Stati Uniti, il settore dei servizi e il commercio di beni. Questa mossa è stata intrapresa in risposta all'annuncio del presidente Donald Trump di una tassa del 20% sui beni dall'UE, che era parte dei suoi dazi doganali contro i partner commerciali globali.

Prima dell'annuncio di Trump, l'UE aveva già approvato un pacchetto di dazi doganali ritorsivi su 20,9 miliardi di euro (23 miliardi di dollari) di beni in risposta alla sua tassa del 25% sull'acciaio e sull'alluminio importato. La risposta dell'UE non è stata immediata, poiché si è concentrata sulla diplomazia e sulla negoziazione per evitare una guerra commerciale.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l'Europa emergerà più forte dalla crisi. Ha anche sottolineato l'impegno dell'UE per il commercio libero e aperto e l'intenzione di diversificare i suoi partenariati commerciali, collaborando con i paesi che rappresentano l'87% del commercio globale.

L'UE e gli Stati Uniti, essendo i principali partner commerciali, hanno un significativo rapporto economico. L'UE ha descritto i dazi doganali di Trump come "ingiustificati e dannosi". In uno sforzo per alleviare la pressione politica e minimizzare i danni della guerra commerciale, l'UE mira ad espandere il commercio principalmente con gli Stati Uniti attraverso un nuovo accordo annunciato nel luglio 2025.

Questo nuovo accordo si concentra sulle importazioni di energia dagli Stati Uniti del valore di 750 miliardi di dollari e su significativi acquisti di attrezzature militari degli Stati Uniti. Mira anche a ridurre le barriere commerciali non tariffarie e gli ostacoli normativi nei settori come il cibo e l'agricoltura. L'UE ha offerto a Trump un "zero per zero" accordo in cui entrambe le parti eliminerebbero i dazi doganali sui beni industriali, inclusi i veicoli.

I nuovi dazi doganali su 20,9 miliardi di euro (23 miliardi di dollari) di beni degli Stati Uniti sono stati messi in attesa. Se le trattative non saranno soddisfacenti, le contromisure dell'UE entreranno in vigore. L'UE continua a lavorare sulle sue contromisure, con il pacchetto originale di dazi doganali ritorsivi su 20,9 miliardi di euro (23 miliardi di dollari) di beni ancora in attesa se le trattative con gli Stati Uniti non dovessero dare risultati soddisfacenti.

Da Frankfurt, Germania.

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